Corbezzolo, Arbutus unedo

Corbezzolo – Arbutus unedo Il corbezzolo è elemento caratteristico della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così come nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera; il suo areale va dalla Penisola Iberica e dall’Africa sino al Mar Nero. È diffuso quindi nei paesi del Mediterraneo occidentale e giunge sino alle coste meridionali dell’Irlanda. Trova un habitat ottimale nelle boscaglie, luoghi rocciosi, leccete e garighe, che in epoche interglaciali colonizzò fino a zone distanti dall’attuale areale di diffusione, così che oggi è possibile rinvenire l’ Arbutus unedo in Francia sulla costa atlantica, in Irlanda sud-occidentale ed in Italia nella valle dell’Adige e sui colli Euganei, aree che si sono mantenute come relitti. Predilige i terreni silicei e vegeta ad altitudini comprese tra 0 e 800 metri. Il corbezzolo è una pianta xerofila.

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ENOTURISMO
Alla scoperta della CULTURA del VINO ITALIANO attraverso le sue Cantine

ENOTURISMO Chianti in Toscana, la regiona è stata la zona vinicola più conosciuta d’Italia e rimane una delle preferite dai viaggiatori di tutto il mondo, ma ci sono molte altre destinazioni da esplorare. L’Italia offre innumerevoli opzioni per una vacanza del VINO con una vasta gamma di scelte. Dai vigneti alpini dell’estremo nord al territorio vulcanico della Sicilia del Sud

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Alla scoperta della CULTURA del VINO ITALIANO attraverso le sue Cantine

Differenze tra le piante arboree e le erbacee (arbustive)

Le specie arboree si distinguono dall’arbusto non per le sue dimensioni, ma perché allo stato adulto ha un fusto perenne, il tronco. Il fusto dev’essere nettamente identificabile e privo per un primo tratto di rami ed in genere sono le più alte fra le specie vegetali e si differenziano dalle piante a portamento erbaceo, arbustivo.

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Ibisco

Arbusto a foglie caduche, originario dell’Asia, molto diffuso in coltivazione come pianta ornamentale, nei giardini e come arredo urbano. Ha portamento eretto, ben ramificato, e raggiunge i 2-3 metri di altezza; la corteccia è grigia, liscia, tende a divenire rugosa e profondamente segnata con il passare degli anni. Il fogliame è di forma ovale, presenta tre lobi di forma varia, più o meno evidenti a seconda dell’esemplare; di colore verde medio, le foglie sono seghettate. Dalla primavera inoltrata fino ai freddi autunnali produce, all’apice dei fusti, grandi fiori solitari, a forma di campana, di colore vario, nei toni del rosa, del bianco e del viola, con gola in colore contrastante;

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Pero corvino, Amelanchier canadensis

L’Amelanchier è un albero ornamentale, detto anche pero corvino o albero dei piccioni, che viene coltivato anche come albero da frutto un po’ ovunque nel frutteto, nei giardini, nei parchi pubblici e persino nell’orto. L’Amelanchier è una pianta caducifoglia della famiglia delle Rosacee, originaria dell’America del Nord e dell’Europa meridionale diffusa allo stato spontaneo soprattutto nelle aree boschive.

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Biancospino europeo, Crataegus laevigata

Il genere crataegus comprende circa duecento specie di alberi ed arbusti a foglia caduca, originari dell’Europa, dell’Asia e del nord America; hanno portamento eretto e producono una chioma disordinata, gli arbusti raggiungono i 3-4 metri di altezza, gli alberi raggiungono un’altezza massima di 6-8 metri. Le foglie sono di colore verde scuro, caduche. In primavera il Biancospino, Crataegus Laevigata produce piccoli fiori a cinque petali, di colore bianco o rosato, semplici; esistono numerosi ibridi con fiori dai colori vistosi, spesso doppi o stradoppi. In estate ai fiori succedono bacche ovali, di colore rosso, che in genere rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. I frutti sono commestibili, e possono essere utilizzati per preparare delle gustose confetture.

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Il corridoio di vetro collega l’estensione sotterranea in cemento alla casa – Spagna

Lo studio di architettura Jordi Hidalgo Tané ha ampliato un piccolo edificio in pietra nelle zone rurali della Navarra, in Spagna, con un annesso sotterraneo in cemento a cui si accede tramite un corridoio di vetro.

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Palma delle Canarie, Phoenix canariensis

Si tratta di una pianta sempreverde di grandi dimensioni, originaria delle Canarie; da secoli queste palme vengono coltivate nell’area mediterranea, tanto da essere considerate piante tipiche del paesaggio mediterraneo. Alcune palme, tra cui le Phoenix, sono rustiche, e vengono coltivate da tempo anche nell’America settentrionale ed in gran parte delle zone costiere Europee, anche sul versante atlantico.

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WWF Zoom su America Latina e Caraibi, calo del 94% LPI

Il calo del 94% dell’LPI -Indice popolazione vivente -per le sottoregioni tropicali delle Americhe sono il risultato più sorprendente osservato in qualsiasi regione. Il conversione di praterie, savane, foreste e zone umide, il sfruttamento eccessivo delle specie, cambiamento climatico e introduzione di le specie aliene sono fattori chiave.

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Ciliegio giapponese, Prunus serrulata Kanzan

Prunus serrulata è un piccolo albero a fiore doppio bianco, a coppa, seguiti da piccoli frutti rosso magenta, presumilmente non una specie, bensì un’antica forma varietale, introdotta in Europa da Canton nel 1822, e primo ciliegio giapponese a essere piantato in un giardino inglese. La sua fioritura, nei climi freschi, cade in aprile-maggio, ma nelle nostre città si verifica già a fine marzo, in ogni caso prima della comparsa delle foglie o in contemporanea alle prime.

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