Sulcis, parco eolico in mezzo al mare.

L’impianto di produzione oggetto dell’esame è composto da 42 turbine eoliche, ciascuna con potenza totale di 504 megawatt al largo di Cala Domestica che, secondo Legambiente, rappresenta un “progetto molto innovativo che supera i problemi di visibilità dell’eolico, collocando le torri lontano dalla costa in fondali profondi”. Per questo motivo l’associazione chiede ai ministeri competenti di “promuovere una conferenza di presentazione per conseguire la condivisione ambientale e territoriale”, vedendo “positive novità per attuare una svolta nella strategia energetica regionale” nel solco della progressiva decarbonizzazione della Sardegna.

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EOLICO: La tutela della Biodiversità

Anche l’ente inglese per la protezione degli uccelli (Society for the Protection of Birds – RSPB) ha dichiarato che “I Cambiamenti climatici rappresentano la più grande minaccia a lungo termine per i volatili e per altre specie. Quella eolica è la tecnologia più avanzata tra le rinnovabili, disponibile in larga scala oggi. La RSPB supporta la crescita significativa della produzione di energia eolica onshore e offshore nel RegnoUnito.”

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EOLICO: Il contesto regolatorio Nazionale e Internazionale

Le fonti rinnovabili hanno pertanto assunto un ruolo fondamentale all’interno del regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia approvato nel 2018 in ciascuno degli ambiti/dimensioni individuati all’interno di esso, attraverso i quali dovranno essere espressi i percorsi per raggiungere i target comunitari al 2030 in materia di energia e clima.Il regolamento prevede l’istituzione di un meccanismo di governance per l’attuazione delle strategie e delle misure per conseguire gli obiettivi dell’Unione dell’energia e per la corretta elaborazione e comunicazione dei piani nazionali corrispondenti. Tali piani conterranno pertanto le indicazioni di dettaglio per il raggiungimento dei target comunitari.

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Parco Nazionale della Sila

Il Parco Nazionale della Sila tutela un complesso montuoso antichissimo – generato da una orogenesi antecedente a quella da cui ebbe origine l’Appennino – che si eleva con una profonda scarpata dalle piane circostanti per dar vita ad un vasto altopiano, posto ad una quota compresa tra 1200 e 1500 m. Il toponimo Sila deriva un termine osco corrispondente al latino silva. Tutto il comprensorio, infatti, era fin dall’antichità ricoperto da immense foreste che ne costituivano il principale elemento distintivo.

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Ecco perché l’idrogeno è un ottimo partner per il nucleare e il pianeta

Se sei interessato alle notizie sull’energia e sul clima, probabilmente avrai notato un significativo aumento dei titoli che presentano l’idrogeno come potenziale sostituto dei combustibili fossili.Ultimamente vedo molti nuovi rapporti e titoli che indicano il potenziale dell’idrogeno di rivoluzionare molti settori, attraverso applicazioni come veicoli a celle a combustibile, raffinazione di metalli preziosi, combustibili sintetici e persino costruzione di cantieri navali. Ma ciò che molte di queste storie non dicono – è proprio quello che mostra un nuovo studio dell’Energy Options Network (EON) – è su come l’energia nucleare potrebbe essere il modo migliore per produrre idrogeno verde senza emissioni di carbonio.

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Antiche Faggete. Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Si estendono dalla Emilia Romagna alla Basilicata le dieci Antiche Faggete italiane riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per il loro eccezionale valore naturalistico e per l’incredibile biodiversità che le contraddistingue. Le Antiche Faggete italiane rientrano nel contesto del sito ambientale transnazionale delle “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”.

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Complesso interdisciplinare di scienze ingegneristiche.

Flusso e movimento definiscono il linguaggio formale dell’Interdisciplinary Science and Engineering Complex (ISEC), che espande il campus di Boston della Northeastern University a sud di un importante corridoio ferroviario e ricollega i diversi quartieri di Fenway e Roxbury. Sistemi dinamici di movimento permeano il progetto, come ciottoli in un ruscello che definiscono i percorsi del paesaggio attraverso i “bioswales” e il ‘velo’ schermo solare dinamico che ombreggia l’ufficio. La forma dell’edificio è intrinsecamente collegata all’architettura ad alte prestazioni attraverso la progettazione parametrica e la modellazione energetica per ottenere una progettazione integrata. L’edificio sfrutta elementi passivi per ridurre la domanda di energia e impiega sistemi di recupero energetico ad alta tecnologia per ridurre ulteriormente il consumo di energia.

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Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese

Il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, comprendendo alcuni importanti valichi di montagna e una naturale via di comunicazione quale la valle del fiume Agri, vanta una antichissima frequentazione antropica e, per la sua peculiare posizione, è stato fin da sempre luogo di incontro di popolazioni con diverse culture e tradizioni.

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Affrontare l’acidificazione degli oceani.

L’acidificazione degli oceani minaccia la sopravvivenza delle attività costiere multigenerazionali. Dobbiamo agire ora per garantire il futuro di questi ecosistemi marini e delle comunità che fanno affidamento su di essi. Per risolvere definitivamente il problema, dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio. Ma ci sono molti passi che possiamo intraprendere in questo momento per aiutare a mitigare i danni a livello locale e regionale.

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