Proteggere e ripristinare la natura nell’UE

Per poter riportare la biodiversità sulla via della ripresa entro il 2030 dobbiamo intensificare la protezione e il ripristino della natura. A tal fine è opportuno che l’UE migliori ed estenda la propria rete di zone protette ed elabori un piano ambizioso di ripristino della natura.

View More Proteggere e ripristinare la natura nell’UE

Strategia Europea per la biodiversità al 2030

Nell’ultimo decennio gli impollinatori sono drasticamente diminuiti in Europa e in tutto il mondo, con una tendenza negativa potenzialmente maggiore nel lungo termine a causa del crescente impatto dei numerosi fattori ambientali di declino, quali il degrado e la frammentazione degli habitat, le pratiche agricole intensive, l’aumento delle malattie delle api, la minore disponibilità o qualità delle risorse trofiche, gli attacchi di agenti patogeni (virus, batteri e funghi) e parassiti (principalmente insetti e acari), i cambiamenti climatici, il cambiamento culturale e commerciale delle pratiche di apicoltura.

View More Strategia Europea per la biodiversità al 2030

Le due Italie. tra urbanizzazione e abbandono del territorio

La prima Italia è quella nella quale vive buona parte della popolazione, si concentra il 75% delle aree costruite, la stragrande maggioranza delle attività produttive e la quasi totalità dell’agricoltura e dell’allevamento intensivi. Qui si concentrano anche consumo di suolo, distruzione e frammentazione degli habitat naturali, inquinamento, crisi della biodiversità. Non c’è quasi indicatore ambientale che qui non mostri un andamento negativo e situazioni di criticità. La seconda Italia è quella delle aree interne dove il popolamento è limitato e sparso, dove non è in fase di abbandono, sempre meno utilizzata da attività produttive di qualsiasi tipo, e dove i boschi si stanno riespandendo rapidamente, facendo dell’Italia, con quasi il 40% di superficie boscata, uno dei paesi più verdi d’Europa. Qui si concentrano non solo i boschi ma anche la biodiversità, le aree protette, i processi di ricostituzione del capitale naturale.

View More Le due Italie. tra urbanizzazione e abbandono del territorio

Il laboratorio ambientale d’Europa

Anche l’agricoltura, l’attività che più di ogni altro ha segnato il territorio, è caratterizzata proprio da una diversità di colture e di modalità di conduzione che non ha uguali in Europa. Il risultato è un uso e un insediamento capillare nel territorio da parte di una popolazione sempre stata molto numerosa, che non hanno lasciato nessun angolo del Paese nelle condizioni originarie.

View More Il laboratorio ambientale d’Europa

Diminuzione drammatica degli impollinatori in Europa e nel mondo

Nell’ultimo decennio gli impollinatori sono drasticamente diminuiti in Europa e in tutto il mondo, con una tendenza negativa potenzialmente maggiore nel lungo termine a causa del crescente impatto dei numerosi fattori ambientali di declino, quali il degrado e la frammentazione degli habitat, le pratiche agricole intensive, l’aumento delle malattie delle api, la minore disponibilità o qualità delle risorse trofiche, gli attacchi di agenti patogeni (virus, batteri e funghi) e parassiti (principalmente insetti e acari), i cambiamenti climatici, il cambiamento culturale e commerciale delle pratiche di apicoltura.

View More Diminuzione drammatica degli impollinatori in Europa e nel mondo

Il ruolo della politica agricola per la tutela degli impollinatori

Come rilevato da un rapporto ISPRA del 2020, lo stato di salute degli habitat agricoli di interesse comunitario è in progressivo peggioramento mentre l’abbandono agricolo e il conseguente processo di rivegetazione, di ricolonizzazione e di riforestazione introducono maggiori rischi di incendi o di dissesto idrogeologico per il deficit di presidio del territorio e comportano la banalizzazione e semplificazione del paesaggio.

View More Il ruolo della politica agricola per la tutela degli impollinatori

Gli apoidei come indicatori della qualità ambientale di un agroecosistema

La qualità ambientale di un agro-ecosistema può essere valutata sia attraverso la misurazione di parametri ecologici e successiva elaborazione di dati (anche tramite l’impiego di sensori e apparecchiature strumentali), che il ricorso a indicatori biologici, quali la presenza, l’abbondanza e lo stato
di organismi viventi (specie animali, vegetali o funghi) caratterizzati da una sensibilità ai cambiamenti indotti all’ecosistema da fattori di disturbo.

View More Gli apoidei come indicatori della qualità ambientale di un agroecosistema

Sensibilità ecologica degli apoidei verso colture in serra!

L’uso di insetti per l’impollinazione in serra costiuisce una alternativa efficace in termini economici rispetto all’impollinazione manuale. Per molte coltivazioni agricole gestite in serra e altre tipologie di ambiente protetto, le specie del genere Bombus rappresentano gli impollinatori più diffusi, grazie al loro maggiore adattamento e alla resistenza a condizioni di confinamento, di alta temperatura ed umidità e grazie all’alta velocità di impollinazione.

View More Sensibilità ecologica degli apoidei verso colture in serra!

La Natura è un affare che appartiene a tutti!

Il futuro delle economie, delle società e delle imprese globali si basa sulla capacità di prosperare entro i limiti della natura. La leadership e l’azione collettiva sono ora necessarie per garantire che la ripresa post-COVID offra questo, perché in definitiva, la natura è affare di tutti.

View More La Natura è un affare che appartiene a tutti!