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BIVONGI DOP

Bivongi DOP I vini rosso, rosato, riserva e novello sono composti dal 30% al 50% di Gaglioppo e Greco nero, assoluti o congiunti, e dal 30% al 50% di Nocera, Calabrese e Castiglione. Possono poi concorrere uve a bacca nera per un massimo del 10% e uve a bacca bianca fino a un massimo del 15%. Il bianco invece è composto dal 30% al 50% da Greco bianco, Guardavalle e Montonico bianco, e dal 30% al 50% da Malvasia bianca e Ansonica (assoluti o congiunti), a cui possono aggiungersi uve di vitigni a bacca bianca, fino a un massimo del 30%.

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VINO MATERA DOP

Dal punto di vista della produzione, è opportuno distinguere l’uvaggio utilizzato nelle diverse tipologie. Per il Rosso si usano uve di Sangiovese, per almeno il 60%, unite ad un 30% di Primitivo. Quest’ultimo rappresenta invece la fonte del 90% delle uve per la realizzazione dell’omonimo vino monovitigno, anche nella variante Passito, del Rosato e dello Spumante rosé. Discorso analogo per il Greco, che ha una quota dell’85% del corrispondente vitigno. Nelle tipologie di vino Moro, invece, troviamo un 60% di Cabernet sauvignon, un 20% di Primitivo e un 10% di Merlot. La Malvasia bianca di Basilicata è invece il vitigno prevalente nel Bianco, nel Bianco passito e nello Spumante, con almeno l’85% del totale. In tutte le produzioni, a completamento delle quote mancanti e non oltre le stesse, è ammesso l’uso di altri vitigni a bacca analoga, purché idonei alla coltivazione in Basilicata.

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Terre Aquilane o Terre de L’AQUILA IGP

I vini a Indicazione Geografica Protetta “Terre Aquilane” o “Terre de L’Aquila” devono essere ottenuti da vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo. In caso di specificazione di vitigno, questo deve rappresentare una quota minima dell’85% delle uve, mentre il restante 15% può essere prodotto da altri vitigni idonei per l’Abruzzo. In caso di specificazione di due vitigni, invece, tutte le uve devono provenire dagli stessi e ciascuno non può essere presente per una quota minore del 15%

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del Vastese o Histonium IGP

I vini ad IGP “del Vastese” o “Histonium” devono essere ottenuti da uve provenienti da uno o più vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo. E’ possibile la specificazione di uno dei vitigni a bacca bianca: Chardonnay, Cococciola, Falanghina, Fiano, Garganega, Greco, Malvasia bianca lunga, Manzoni bianco, Montonico, Moscato, Passerina, Pecorino, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling, Sauvignon, Trebbiano, Vermentino, oppure, a bacca nera, Aglianico, Barbera, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Merlot, Pinot nero, Primitivo, Sangiovese, Syrah. Il relativo vino, però, deve essere ottenuto da uve provenienti per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono poi concorrere vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione in Abruzzo, fino ad una quota massima del 15%.

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Colline Frentane IGP

Colline Frentane – Il Bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,00% vol.), anche frizzante, si caratterizza per il colore giallo paglierino; il profumo fruttato ed il sapore secco e sapido. La versione Passito (16,00% vol.) differisce nel colore, che tende all’ambra con l’invecchiamento. Le tipologie Rosso (10,50% vol.) e Rosso frizzante presentano un colore rubino, un odore fruttato ed un gusto armonico. Il Novello (11,00% vol.) si distingue per i riflessi violacei ed il sapore fresco e vellutato. Il Passito (16,00% vol.) ha un colore tendente al granato, un profumo intenso ed un sapore dolce. Il Rosato (10,50%vol.), prodotto anche nella variante Frizzante, alla vista è di colore rosa, con un profumo persistente e un sapore secco. Il Novello (11,00%vol.), invece, ha un odore fruttato e un gusto fresco e vellutato. I parametri variano poi in funzione del vitigno utilizzato, come riportato nel disciplinare.

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Radicchio di Chioggia IGP

Il Radicchio di Chioggia IGP, nelle sue due tipologie precoce e tardivo, deriva da piante della famiglia delle “Asteraceae”, genere”Cichorium”, specie “inthybus”, varietà “Silvestre”. Quando è immesso al consumo, il Radicchio precoce ha un colore rosso cremisi tendente all’amaranto con delle venature di colore bianco. Il calibro varia da 180 fino a 400 grammi. Infine, il sapore del frutto è leggermente amarognolo unito ad una croccante consistenza delle foglie. La tipologia tardiva si differenzia per un calibro leggermente più grande, con un peso del grumolo da 200 a 450 grammi

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ASPARAGO BIANCO DI CIMADOLMO IGP

L’Asparago Bianco di Cimadolmo è una IGP e si ottiene da differenti cultivar come: “Precoce d’Argenteuil”, “Larac”, “Dariana”, “Cumulus”, “Darbella”, “Vittorio” (ex AM 840), “Voltaire”, “Zeno”. Il restante 20% può appartenere ad altre cultivar. Quando è immesso al consumo, l’Asparago Bianco ha i turioni bianchi, privi di danni e impurità, e senza nessun odore. Il prodotto si suddivide nelle categorie “Extra” e “Prima”.

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ASPARAGO BIANCO DI CIMADOLMO IGP

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PROSCIUTTO VENETO BERICO EUGANEO DOP

Il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo è un salume il cui nome è registrato come DOP e si ottiene esclusivamente da suini allevati in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e Lazio. Il peso del «Prosciutto Veneto BericoEuganeo» intero con osso è compreso tra 8 e 11 kg. Il peso massimo del suino può essere di 176 kg. Le fasi di allevamento che precedono la macellazione sono: l’allattamento, lo svezzamento, il magronaggio e l’ingrasso

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PROSCIUTTO VENETO BERICO EUGANEO DOP

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ASIAGO DOP

L’Asiago è un formaggio a pasta semicotta riconosciuto come DOP, che nasce nei territori di Vicenza, Trento, una parte di Padova e Treviso. Questo formaggio si produce esclusivamente con il latte vaccino e tutta la filiera avviene nel rispetto di un rigoroso disciplinare di produzione, che esalta il ripetersi di un’antica tradizione a tutela dell’ambiente, delle mucche al pascolo e del consumatore.

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Cappero delle Isole Eolie IGP

Il Cappero delle Isole Eolie deriva dalla lavorazione dei capperi e cucunci, rispettivamente boccioli fiorali e frutti, delle specie botanica “capparis spinosa”, subspecie “inermis”, inclusi i biotipi Nocellara, Nocella e Spinoso di Salina, coltivati nell’intero territorio amministrativo del Comune di Lipari comprendente le Isole di Lipari, Vulcano, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli, e dei comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni nell’Isola di Salina, in provincia di Messina.

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Cappero delle Isole Eolie IGP