La costruzione della villa da parte dei Giovanelli, famiglia originaria di Bergamo, è legata agli interessi commerciali che la casata deteneva nel settore tessile. Il porto di Noventa Padovana era infatti uno snodo perfetto per il commercio di lana e tessuti. La costruzione è datata intorno al 1668, anno in cui i Giovanelli ottennero dalla Repubblica di Venezia il titolo di Patrizi Veneti, come corrispettivo della donazione di centomila ducati per sostenere le spese della guerra contro i Turchi.
View More Villa Giovannelli a Noventa Padovana (PD)Categoria: The Good Italian
Villa Gnecchi Ruscone a Inzago (MI)
Edificio con impianto ad U con corte verso strada. Comprende diversi corpi di fabbrica: l’ala signorile, due ali più basse, una corte rustica, le ex scuderie ed un vasto giardino. Caratteristico è l’ingresso costituito da due piccoli edifici simmetrici a due piani oltre i quali si trova uno stretto cortile. Nella parte terminale le pareti si raccordano con una curva ad un secondo ingresso che introduce alla corte padronale. L’edificio padronale disposto su due livelli è caratterizzato a piano terra da un portico a tre campate retto da colonne tuscaniche.
View More Villa Gnecchi Ruscone a Inzago (MI)Villa Cicogna Mozzoni a Bisuschio (VA)
Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, in provincia di Varese, è un complesso architettonico progettato ed edificato durante il rinascimento, il primo corpo di fabbrica che aveva funzione di Casino di caccia fu edificato prima del 1440, il secondo (collegato con il primo) fu eretto dopo il 1530, diventando così una vera e propria villa di delizie, circondata da giardini su più livelli. Nel casino di caccia, la famiglia Mozzoni soleva ricevere ospiti dell’alta società milanese che si confrontavano nell’antica arte della caccia, infatti in quel tempo la Valceresio era una meta privilegiata per la caccia all’orso bruno e al cinghiale.
View More Villa Cicogna Mozzoni a Bisuschio (VA)Villa Conterini detta degli Armeni di Asolo (VE)
È collocata ad occidente del centro storico sulla cima del Colle Messano. È uno dei più celebri monumenti asolani ed è composto di due corpi distinti ma intimamente collegati: il cosiddetto “Fresco”, costituito da una scenografica facciata rivolta a settentrione e ben visibile dalla contrada di S. Caterina, e dall’edificio della villa vera e propria sul versante meridionale del colle.
View More Villa Conterini detta degli Armeni di Asolo (VE)Villa Spinola a Bussolengo (VR)
Villa Spinola è uno dei pochi esempi di residenza signorile d’epoca presente nel territorio di Bussolengo e certamente un modello assai insolito di residenza seicentesca, impreziosita da un profondo portico e da un insolito doppio ordine di arcate (unico esempio nel territorio veronese). La villa sorge ai margini del centro storico, lungo la strada che scende a Pescantina in un contesto paesaggistico di singolare bellezza: ossia al limite della terrazza alluvionale che domina il corso dell’Adige, la pianura di Pescantina e il territorio della Valpolicella.
View More Villa Spinola a Bussolengo (VR)Villa Sesso Schiavo a Sandrigo (VI)
Il complesso sorge lungo Via S. Lorenzo, che conduce al centro medioevale di Lupia, ed occupa uno spazio recintato quadrangolare. Molteplici sono gli elementi che la compongono: un settore cinquecentesco, il corpo settecentesco, il rustico, una barchessa con colonnato dorico, infine la cappella dedicata a S. Lorenzo.
View More Villa Sesso Schiavo a Sandrigo (VI)Villa Albani Torlonia a Roma
Villa Albani Torlonia e tra le più alte espressioni di quel gusto antiquario per cui Roma divenne la meta privilegiata del Grand Tour, il progetto nacque per accogliere la prestigiosa raccolta di antichità del cardinale Alessandro Albani (1692-1779) dal fecondo dialogo con G.B. Piranesi (1720-1778), con il grande incisore e cartografo G.B. Nolli (1701-1756) per la progettazione del giardino, con A.Strigini per il sistema di fontane e con ‘il padre’ della storia dell’arte, J.J.Winckelmann (1717-1768), bibliotecario e confidente del cardinale per l’allestimento della collezione.
View More Villa Albani Torlonia a RomaVilla Majorana a Catania
Villa Majorana è una dimora di Catania, costruita su commissione negli anni 1910 come residenza di famiglia, oggi sede di studi privati. Si trova in via Androne 36. L’edificio, che possiede un disegno tradizionale ed echi secessionisti. Progettata dall’architetto Francesco Fichera per la residenza del prof. Dante Majorana. La pianta dell’edificio ha uno sviluppo ad L e i volumi sono piuttosto articolati. L’accesso alla villa avviene lateralmente attraverso una scala. Caratteristica è la torretta angolare di forma esagonale. La villa è circondata da un giardino con vegetazione mediterranea. All’ interno si possono ammirare pregevoli pitture di Salvatore Di Gregorio.
View More Villa Majorana a CataniaVilla Cimbrone (Ravello – Salerno)
“Incomparabile […] che sorge tra le rose e gli oleandri su di un altopiano da dove lo sguardo spazia nel mare”. Così, nell’estate 1835 , definì Villa Cimbrone il viaggiatore tedesco Gregorovius, che non ebbe alcun dubbio in merito ad un luogo tanto emozionante e magico. Notizie attendibili di Villa Cimbrone si hanno intorno al XI secolo e si fondono con quelle del periodo d’oro di Ravello. Essa, trae le origini del suo nome, dal costone roccioso su cui insiste, facente parte anticamente di un vasto podere di lussureggiante vegetazione di oltre otto ettari, denominato «Cimbronium».
View More Villa Cimbrone (Ravello – Salerno)Palazzina Marfisa d’Este (Ferrara)
La Palazzina Marfisa d’Este fu edificata intorno al 1559 per volontà del marchese Francesco, figlio di Alfonso I d’Este e di Lucrezia Borgia. Dimorando nel vicino e sontuoso Palazzo Schifanoia, egli progettò di costruire per sé una residenza estiva con giardini esclusivi e ambienti principeschi. A questo scopo, nel 1572 acquistò anche il palazzo quattrocentesco (oggi denominato Palazzo Bonacossi) confinante a sud con il boschetto dell’attuale Palazzina e vi fece erigere l’elegante Loggia del Cenacolo, affinché fosse in relazione prospettica con la loggetta della Palazzina medesima, e i due edifici costituissero idealmente un unico corpo architettonico (l’ubicazione e la rappresentazione territoriale dei Palazzi sono facilmente identificabili nella mappa del 1747 di Andrea Bolzoni, Pianta ed alzato della città di Ferrara).
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