22 giugno – GIORNATA MONDIALE DELLA FORESTA PLUVIALE

Le foreste pluviali sono vitali per la sopravvivenza della vita sulla Terra. Assorbono la nostra anidride carbonica, stabilizzano i modelli climatici e ospitano metà delle specie animali e vegetali del mondo. Eppure ogni minuto perdiamo 40 campi da calcio di foreste pluviali, il che minaccia la nostra biodiversità e mette in pericolo la salute del nostro pianeta. La deforestazione causa il 15% delle emissioni globali di anidride carbonica che accelerano il cambiamento climatico, più di tutte le auto negli Stati Uniti e in Cina messe insieme. Le soluzioni climatiche naturali come la protezione e il ripristino delle foreste, tuttavia, potrebbero invertire le emissioni globali di un terzo. La Giornata mondiale della foresta pluviale celebra questa preziosa risorsa naturale e incoraggia le azioni per preservarla. I tuoi sforzi, insieme alle azioni degli altri, avranno un impatto positivo sulle foreste pluviali e sul clima in tutto il mondo.

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20 maggio, giornata mondiale delle api

L’88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati.

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Un oceano di plastica

La plastica prodotta in massa è stata introdotta intorno alla metà del secolo scorso come materiale miracoloso: leggero, plasmabile, duraturo e resistente. Da allora, la produzione di plastica è aumentata rapidamente, portando molti benefici alla società. Ora, circa 70 anni dopo, la produzione annua di materie plastiche supera i 300 milioni di tonnellate e abbiamo iniziato a capire la vera eredità di questi prodotti: non “scompaiono” mai completamente dall’ambiente.

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Area Marina Protetta isola di Bergeggi

L’Area Marina Protetta (AMP) è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. del 7 maggio 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 206 del 5 settembre 2007. La sua superficie, compresa interamente nel Comune di Bergeggi, ricopre 2,1503 Kmq estendendosi dalla fascia costiera fino ai fondali dell’isola. É presente l’Isola di Bergeggi, piccolo cono di roccia calcarea di circa 0,02 Kmq (2 ha circa) che si erge a circa 260 m dalla terra ferma e che conserva notevoli testimonianze storiche e archeologiche.

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Area Marina Protetta di PORTOFINO

L’Area Marina Protetta di Portofino si estende attorno all’omonimo promontorio compreso nei comuni di Camogli, Portofino e S. Margherita Ligure. Sito ASPIM e LTER, è suddivisa in tre zone A, B e C ognuna a diverso grado di accessibilità. La costa appare in tutto il suo incanto: scorci suggestivi e piccole insenature con la vegetazione che lambisce il mare. Lungo il fronte meridionale si creano falesie sommerse che scendono rapidamente ad elevate profondità, favorendo una ricchezza di microhabitat raramente riscontrabile in Mediterraneo. Il consorzio di gestione è formato da: Città Metropolitana di Genova, Comune di Camogli, Comune di Portofino, Comune di Santa Margherita Ligure, Università degli Studi di Genova.

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I semi nella banca

Le risorse conservate in questo bunker protetto da ogni tipo di catastrofe immaginabile, sono tra le più preziose del mondo. Non opere d’arte, pietre rare o metalli preziosi, ma semi: riso, grano, fagioli, sorgo, melanzane, patate. Tutto ciò che si può piantare e, ancora di più, tutto ciò che si deve conservare per la biodiversità.

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Bonus 110% – Biodiversità urbana in pericolo

L’avvio di migliaia di interventi di recupero o restauro in seguito all’agevolazione fiscale promossa dal governo ha messo in allarme gli zoologi e gli ambientalisti italiani. Le nostre città ospitano nelle cavità e negli spazi esistenti fra le tegole, nei sottotetti, cornicioni e cassettoni, buona parte di quella che definiamo Biodiversità Urbana, ossia l’insieme delle forme di vita (piante e animali), che contribuisce al funzionamento di un vasto ecosistema urbano in cui risiede più della metà delle persone in Italia.

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Diversità degli apoidei e buone pratiche agricole

La diversità degli apoidei risulta essere estremamente sensibile al degrado degli habitat e ai processi di frammentazione ambientale, tuttavia la composizione specifica e la densità delle specie sono diretta espressione della struttura e dello stato di conservazione degli ecosistemi nonché delle caratteristiche ecologiche delle singole specie. Le popolazioni maggiormente sensibili alla frammentazione degli habitat sono quelle specializzate nella selezione dell’habitat di nidificazione o di foraggiamento, le specie con limitata capacità di dispersione e gli individui che dipendono da rapporti mutualistici obbligati..

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