Il cavolo rapa è un ortaggio molto amato dagli appassionati di agricoltura, ed è l’ideale per la coltivazione nell’orto domestico. Si presta a diversi usi in cucina, dal consumo crudo tal quale, fino alla preparazione di ricette più elaborate. Si tratta di una cultivar rustica, tipica del periodo autunnale, che si affianca alla coltivazione delle altre crucifere: cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo nero, cavolo broccolo.
Brassica oleracea var. gongyloides – Nome scientifico
Brassica oleracea var. gongyloides è una crucifera che si differenzia molto dagli altri cavoli. La sua caratteristica principale è l’ingrossamento che si forma alla base degli steli, subito sopra le radici.
Questa formazione ampia e tonda (detta anche “testa”) è grossa quanto una mela ed è molto simile, per forma e dimensione, a una rapa. Questa testa di rapa viene, in modo improprio, considerata come la radice della pianta. La radice, in realtà, è invece ramificata nel terreno ed è collegata alla testa da uno stelo piuttosto corto.
Le foglie sono inserite sulla testa. Sono verde pallido e lobate in basso. Quando cadono lasciano sulla rapa una caratteristica ed evidente cicatrice. Le foglie basali sono piuttosto strette, con nervatura mediana e picciolo ingrossati.
Sia la testa che le foglie sono commestibili e, come vedremo, molto gustose.
CLIMA
Il cavolo rapa è una cultivar molto rustica, che può essere coltivata in qualsiasi zona climatica del nostro Paese. Come abbiamo già accennato le varietà tardive sanno resistere al gelo.
TERRENO
Il terreno ideale per la coltivazione del cavolo rapa è quello sabbioso, con una buona dotazione di sostanza organica.
Per concimare in pre-trapianto si può utilizzare o il risultato del compost domestico, ma vanno bene anche lo stallatico in pellet o l’humus di lombrico.
Per quanto riguarda l’irrigazione, essendo una cultivar autunnale le esigenze idriche sono limitate. Tuttavia soffre i terreni secchi, quindi è bene avere un sistema d’irrigazione a goccia da usare al bisogno, specie quando le precipitazioni sono scarse.
SEMINA
Questa crucifera può essere acquistata in vivaio oppure seminata nel semenzaio in polistirolo. Bisogna tener conto che passano circa 40-50 giorni dal momento della semina al trapianto.
Il periodo migliore per la coltivazione è l’autunno.
Rispetto alle altre crucifere, ha meno esigenze in termini di spazio. Le piantine possiamo metterle a dimora a una distanza di 20 cm tra una pianta e l’altra e di 40 tra le file.
Tecniche colturali
IRRIGAZIONE
Per quanto riguarda l’irrigazione, essendo una cultivar autunnale le esigenze idriche sono limitate. Tuttavia soffre i terreni secchi, quindi è bene avere un sistema d’irrigazione a goccia da usare al bisogno, specie quando le precipitazioni sono scarse.
PACCIAMATURA
Il cavolo rapa, per crescere sano e rigoglioso, ha bisogno di essere mantenuto pulito dalla presenza di erbe infestanti. A questo scopo, conviene usare la pacciamatura naturale con paglia, che oltre ad evitare le infestanti diminuisce il fabbisogno idrico.
Se non si può pacciamare con la paglia (o un altro materiale organico), occorre di volta in volta sarchiare, ossia togliere le erbacce a mano.
RACCOLTA DEL CAVOLO RAPA
Il cavolo rapa deve essere raccolto quando le teste sono abbastanza ingrossate e prima che diventino dure e legnose. Con l’arrivo dei primi freddi la qualità migliora e acquisisce un sapore gustoso e aromatico.
Malattie e parassiti: i nemici di questo cavolo
Il parassita più temibile per il cavolo rapa è la cavolaia, che può danneggiare le foglie. Inoltre, se agisce quando le piante sono giovani, può provocarne una crescita stentata.
La cavolaia si controlla col macerato di foglie e femminelle di pomodoro, rimedio naturale che bisogna però preparare per tempo.
Se non vi è possibile fare scorta di macerato, si può intervenire con il bacillus thuringiensis varietà kurstaki.
Proprietà alimentari e utilizzi in cucina
Il cavolo rapa è un ortaggio con ottime proprietà nutrizionali.
E’ ricco di vitamine, in particolare C, A e, in misura minore, gruppo B. Contiene inoltre betacarotene e acido folico.
Come accennato anche le foglie sono commestibili e tra l’altro ricche di sali minerali.
RICETTE CON IL CAVOLO RAPA
Risotto alla barbabietola rossa e robiola
Fonte @coltivazionebiologica.it
Finocchio
Il finocchio è un ottimo ortaggio che si può mangiare sia cotto che crudo, viene usato anche negli orti giardino per la sua bellezza, con il suo caratteristico ciuffo rigoglioso e verde brillante.
Zafferano
Coltivazione BIO
Lo zafferano è una delle colture più pregiate che si possono coltivare e che, conoscendo gli accorgimenti necessari, può essere facile da produrre. Per ogni ettaro di terreno, infatti, le colture di Crocus sativus più produttive e in condizioni ideali possono raggiungere una resa di 3 kg di zafferano.
Broccolo
Il broccolo è una verdura di semplice coltivazione della famiglia delle brassicacee o crucifere. Si tratta di una pianta che non chiede molto al terreno e con una buona capacità di resistenza al freddo, che permette ai broccoli di stare nell’orto autunnale, con una semina estiva. I broccoli sono parenti stretti del cavolfiore, pianta…