Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Cavuliceddri, Sciuriddi, Cavuledda, Mazzareddi, Spicuna sarbaggi, Qualuddru, Qualeddra.
Pianta erbacea spontanea annuale della famiglia delle brassicacee, glabra; fusto alto da 3 a 6 dm, eretto, ramoso. Foglie basali lirate con segmento apicale subrotondo (diam. 2- 5 cm) e 1-3 coppie di segmenti laterali; foglie cauline lanceolate completamente amplessicauli (1-2 x 5-8 cm), subintere. Racemo alla fioritura breve e ombrelliforme; i fiori aperti sono inframmezzati ai boccioli e sporgono al di sopra di essi. Alla fruttificazione racemo allungato 2-4 dm; sepali patenti 3 mm; petali 2,5 x 7 mm; stami esterni ¼ più brevi degli interni; silique 1,5-2 x 40-60 mm con becco di 4-10 mm e peduncolo 8- 15 mm.
Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura
Pianta commestibile, di sapore gradevolmente amaro. Si consuma cotta, semplicemente lessata e condita con olio, oppure ripassata in padella con aglio e peperoncino o stufata con il vino.
Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
E’ un’usanza, nei paesi della Sicilia occidentale ed in molte aree dell’Isola, il consumo di verdure spontanee per uso alimentare. Tale tradizione risale al passato delle economie di sussistenza, quando le piante spontanee rientravano pienamente nella dieta del popolo delle campagne. L’utilizzo delle piante spontanee rappresentava un bene comune che non si doveva spartire coi latifondisti o coi proprietari terrieri e chiunque poteva raccoglierle per il proprio fabbisogno alimentare.
Inoltre, il Sindaco di Castellammmare del Golfo dichiara che il consumo dei “Cavuliceddri” da ben oltre 25 anni è parte della tradizione alimentare e della dieta delle famiglie, soprattutto in prossimità e durante le feste invernali.
Bibliografia
- Pignatti S., 1982 – Flora d’Italia, 1., pp 471 – Bologna. Raimondo F. M. & Schicchi R., 1998
- Il popolamento vegetale della riserva naturale dello Zingaro. – Collana Sicilia Foreste 3. Palermo.
Territorio di produzione
Tutta l’area della provincia di Trapani, in particolare nei comuni di Castellammare del Golfo e dell’Agro Ericino.