Cevrin di coazze PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

Formaggio a latte intero, a latte misto vaccino e caprino a pasta semidura, non pressata, di media stagionatura. Ora è prodotto con latte pastorizzato mentre in passato il latte era crudo. La forma è cilindrica a facce piane; il peso varia da 0,8 a 1,5 kg. La crosta è dura e rossiccia con qualche rada muffettatura. La pasta è leggermente più compatta al centro e più morbida e fondente in bocca verso l’esterno, di colore paglierino verso il sottocrosta e più biancastro nel centro. Con il progredire della stagionatura l’odore diventa piuttosto penetrante e il sapore più o meno piccante.

Metodo di preparazione

Il prodotto deriva dall’unione del latte vaccino della mungitura serale e del latte caprino della mungitura mattutina (circa il 40%). Il latte viene riscaldato sino ad una temperatura variabile tra 35 e 38° C, il caglio impiegato è di vitello e la durata di coagulazione è di circa 60 minuti. Dopo si procede alla rottura della cagliata a chicco di riso. Successivamente la pasta viene posta nelle apposite fascelle con tela o in tele per lo sgondro sino a 24 ore con ripetuti rivoltamenti. Si procede alla salatura a secco. Infine il prodotto viene posto nelle cantine per la stagionatura che può durare anche tre mesi.

Storia

“Cevrin” o “Ciavrin” in dialetto piemontese significa “caprino”; quelli di Coazze sono delle piccole tomette più o meno stagionate che venivano commercializzate sui mercati di Torino già nei secoli passati ed erano molto apprezzati. Tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso e nei primi anni del dopoguerra i torinesi partivano dalla città per recarsi a fare “merenda sinoira” (merenda che fa da cena) in Val Sangone e tra frittate e carpioni non mancavano mai i “Cevrin”.

Curiosità

I “Cevrin” di media stagionatura sono eccellenti da assaporare al naturale mentre quelli più stagionati avendo un sapore intenso e talvolta anche piccante si prestano ad essere consumati con una punta di miele. Il gratin di patate con questo formaggio è eccezionale come pure il risotto con la zucca. Per condire gli gnocchi o per fare salse per sformati si consiglia un “Cevrin” poco stagionato.

Torrone di nocciole PAT

Il torrone di nocciole piemontese, naturalmente, ha la peculiarità di essere prodotto con le nocciole. Si presenta come una massa compatta, biancastra, con in grande evidenza le nocciole, incastonate nella dolce matrice zuccherina. È venduto a blocchi a volte anche molto grandi, oppure in barre rettangolari racchiuse da una sottile ostia. Abbastanza recentemente, rispetto alla…

Leggi di +

Zabaione PAT Piemonte

Lo zabaione, che in Piemonte è chiamato anche zabaglione, è una crema soffice, spumosa e leggera, preparata con vino, zucchero e rossi d’uovo. La sua origine data per certo da alcuni secoli, e la storia della sua invenzione rimane legata, più che a unacertezza, a una serie di congetture, tutte molto affascinanti. Questa crema ha…

Leggi di +

Piattella canavesana di Cortoreggio PAT

La Piattella canavesana di Cortereggio è una varietà locale di fagiolo afferente alla specie Phaseolus vulgaris L. L’ecotipo locale di fagiolo è caratterizzato da piante rampicanti, con buona vigoria vegetativa e marcata copertura fogliare, baccelli di forma appiattita che virano dal verde al giallo ocra con l’incedere della maturazione. La granella è di colore bianco…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *