Ciaccio PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

ciacc

Farina “0”, acqua, sale. Condimento: pestata di lardo, aglio, rosmarino e formaggio Grana.

Tradizionalità

Il ciaccio della vallata del Dragone risale agli ultimi decenni dell’800, le famiglie alternavano questo povero cibo alla polenta di castagna o di mais. Il ciaccio si chiamava “salada” dalla forma rotonda che ricorda il sole, ovvero dalla forma dei vecchi “stampi” di rame rotondeggianti. Il ciaccio come si fa ora entra nell’uso comune negli anni antecedenti l’ultima guerra mondiale.

Al fuoco alimentato a legna o gas liquido, si pongono le “cottole” (dischi di ferro o alluminio con manico con diametro 25-28cm). Quando sono sufficientemente calde, si ungono con cotica di lardo suino, si versa un mestolo di “colla” ottenuta dagli ingrediente sopra indicati, si girano fino a cottura.

Riferimenti bibliografici

  • Rivista locale “ E’ Scamàdul” riporta la poesia “Soliloquio dialettale … anticonsumistico”

Territorio di produzione

Comune di Palagano, provincia di Modena.

Salame di Sant’Olcese PAT

Il Salame di Sant’Olcese si produce in Valle Scrivia e Val Polcevera; si tratta di un insaccato da mangiare entro poche settimane dalla sua preparazione, in quanto non può essere stagionato oltre i trenta, quaranta giorni. Viene preparato con una miscela di carne bovina e suina in parti uguali, sgrassata e non troppo aromatizzata; la…
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Radice di Chiavari PAT

La radice di Chiavari (Cicoria intybus L. var. sativus Bischoff) è una varietà di grande pregio e a pasta fine. Appartiene alla specie delle cicorie e rientra nel gruppo delle cultivar che vengono destinate al consumo diretto, previa cottura. Ha radici voluminose, di forma conica, con superficie liscia, senza fibrosità, di sapore amarognolo. 

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