Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Ciambelle a forma di canestro, dall’aroma di anice e dal sapore salato. Vengono prodotte amalgamando gli ingredienti (farina, latte, olio extravergine di oliva, vino bianco, semi di anice precedentemente bagnati nel vino, uova, lievito naturale conservato dalla precedente panificazione e riattivato in acqua) fino ad ottenere un impasto duro al limite della lavorabilità, che viene posto a lievitare per una notte intera. Al mattino l’impasto viene nuovamente lavorato, formando delle ciambelle che vengono poi cotte in acqua salata bollente, incise con un coltello in modo da conferirgli la forma a canestro e passate al forno a legna per un tempo di cottura pari a quello del pane.
CENNI STORICI
La consuetudine di preparare ciambelle o “pani rituali” in occasione delle feste in onore di un santo è una tradizione molto antica, che in alcuni casi risale alle origini del Cristianesimo. Le Ciambelle salate, prodotte in alcuni comuni della provincia di Rieti nel mese di gennaio, sono dette localmente anche Coelle o Ciambelle di Sant’Antonio, perché anticamente venivano preparate in occasione della festa di Sant’Antonio, il 17 gennaio, e consegnate ai proprietari degli animali portati a benedire. Sant’Antonio Abate, santo della fertilità e dell’abbondanza, molto stimato dalle popolazioni agricole, e al centro di un culto quasi autonomo, associato ad antiche divinità pagane. La forma è data dal fatto che chi le portava le metteva al braccio. La realizzazione delle ciambelle, fatte con ingredienti molto semplici, rimanda a tempi lontani, quando ancora non si conoscevano spezie e zucchero.
Territorio di produzione
Provincia di Rieti: Antrodoco, Fiamignano, Petrella Salto.