Cicines PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Prodotti con il lardo del maiale sono una preparazione che nel passato utilizzava i residui degli insaccati per essere utilizzati come ingredienti per il pane. Vengono anche chiamati Fricis o Ciccioli.

Viene utilizzato il lardo della sezione dorsale del maiale, il più solido e pregiato, dopo opportuna rifilatura delle parti grasse molli. Il lardo viene ridotto in pezzi quadrati di circa 5 – 6 centimetri. Questi pezzi vengono messi in una caldaia di rame con un po’ d’acqua e si fanno cuocere per diverse ore (4 – 5) finchè il colore indica il grado di cottura. A seconda delle zone è abitudine aggiungere nel corso della cottura alcuni aromi come, ad esempio, una mela, una cipolla o del rosmarino. Dopo cotti, ancora bollenti vengono strizzati con l’apposito torchio in acciaio o, come nel passato, con lo schiaccia patate. Vengono serviti ancora caldi con una spolverata di sale.

Tradizionalità

Nel corso della manifestazione denominata Fieste dal Purcitar tenuta a Fagagna (Ud) in occasione del Santo Patrono dei Norcini (San Antonio Abate), nell’occasione della formazione dell’Albo dei Norcini, è stato possibile intervistare norcini di Fagagna e della zona raccogliendo le ricette un tempo realizzate e che continuano ad essere utilizzate nelle normali macellazioni della zona. Queste tradizioni si tramandano da più di 100 anni nelle abitudini locali.

Territorio: Tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia

Craut garp PAT Friuli Venezia Giulia

I crauti sono ottenuti mettendo “in concia” sotto sale o nell’aceto le foglie dei cavoli cappucci. Le varietà di cavolo utilizzate possono provenire da seme locale (famosi i cavoli cappucci di Collina di Forni Avoltri) oppure da seme di tipo commerciale con spiccate caratteristiche per essere trasformato.

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Buiadnik PAT Friuli Venezia Giulia

Dolce secco tipico resiano dei giorni festivi. Il Buiadnik non ha alcuna forma particolare in quanto un tempo non veniva cotto in contenitori ma avvolto in foglie di cavolo verza (bergwa) collocate nel focolare sotto la cenere e le braci; in tempi più recenti l’impasto viene sparso semplicemente sulla piastra del forno di cui assume…
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