Ciliegia Barracocca di Villacidro PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Ciliegia Barracocca di Villacidro – Cerexia Barracocca di Villacidro

La cerexia barracocca di Villacidro è una ciliegia (prunus avium) dal frutto grosso e di forma ovale (obovata), con seme medio grande sempre di forma ovale, con apice arrotondato, poco aderente alla polpa. Non supera normalmente il diametro di 2 cm. La buccia è di colore rosso con chiazze chiare, è sottile ma resistente. Il colore rosso sfuma al nero nella piena maturazione. La polpa è compatta, di colore bianco, aromatica, succosa e di sapore gradevole. Caratteristica tipica di questa biodiversità è quella di avere i piccioli (o peduncoli) allungati, sottili e ricurvi: la ciliegia si presenta inoltre con una sutura ventrale poco evidente.

La cerexia barracocca di Villacidro è una ciliegia tardiva, matura e viene raccolta tra fine maggio e inizi di giugno. Si caratterizza come una pianta che si adatta facilmente a qualunque tipo di terreno, anche argilloso, purché senza ristagni d’acqua, oppure sabbioso, anche se preferisce terreni sciolti, profondi, pure sassosi. Per questa ragione a Villacidro la sua coltivazione si è sempre sviluppata in zone montane, anche perché non necessita di irrigazione.

Gelate tardive e potatura

I danni maggiori a livello ambientale sono rappresentanti dalle gelate tardive che anneriscono i fiori o i frutticoli compromettendo il raccolto, così come fanno anche le piogge prolungate che provocano lo spaccamento dei frutti maturi. La potatura viene eseguita solo sulle piante adulte allo scopo di contenerne l’altezza, una potatura sulle piante giovani potrebbe risultare dannosa. La concimazione, effettuata solitamente con il letame, viene eseguita a fine raccolto per far riprendere la pianta. Le tecniche di lavorazione cambiano di zona in zona: San Sisinnio piuttosto che Villascema.

Per esempio a San Sisinno la coltivazione è quasi all’asciutto per assenza di acqua. In questa località le piante vengono irrigate solo dopo la raccolta per sostenerle nei mesi più caldi (luglio agosto) per circa due volte alla settimana.’Anche in altre zone, come Villascema e Croigas, dove comunque è presente l’acqua si tende a non irrigarle se non a fine raccolto, anche per proteggere la pianta dai parassiti, come la mosca Suuzuki, particolarmente prolifica nelle zone umide.

Contro i parassiti (mosche, tra cui la terribile Suzuki che attacca il frutto ormai rosso) si effettuano trattamenti con esche (bottiglie) contenemti un composto fatto di aceto di mele, zucchero di canna e vino
rosso. Le lavorazioni previste per il ciliegeto sono le lavorazioni del terreno, spesso sostituite dall’inerbimento controllato, l’irrigazione eseguita nella maggior parte dei casi con la tecnica della goccia. Altre tecniche colturali poste in atto sono la concimazione e la potatura. Tutte le tecniche sono importanti e condizionano le rese produttive.

Tradizionalità

La coltivazione della cerexia barracocca a Villacidro, sulla base delle fonti e testimonianze dirette, è attestata sin dalla fine dell’800. La ciliegia era ed è coltivata in diverse zone, di montagna e di pianura: Castiangias, Gutturu de Seddori, Gutturu de terra, Gutturu derettu, Croigas, Cragasu, Villascema, Narti, Banarba, Basseledda, Bassela, Riu Peis, Funtana e stadi, ecc. Ancora oggi diverse testimonianze orali, di persone anche ultranovantenni, raccontano della coltivazione del ciliegio e della varietà locale barracocca in varie località vocate di Villacidro, dove sono state piantate dai rispettivi avi (nonni)

Territorio di produzione: Comune di Villacidro

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