Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
La Ciliegia Ravenna della Sabina deriva dalle varietà locali Ravenna precoce e Ravenna tardiva. La
Ravenna precoce si caratterizzano per un frutto di forma variabile tra sferoidale e cordiforme, dimensione media, buccia di colore rosso scuro, polpa e succo di colore rossa, croccante e poco aderente al nocciolo. L’epoca di maturazione è la terza decade di maggio.
La Ravenna tardiva, particolarmente adatta alla conservazione e trasformazione (esempio ciliegie sotto spirito), ha la buccia di colore rosso scuro di spessore medio, molto consistente. La polpa è di colore rosso, succosa, poco aderente al nocciolo, dolce, croccante ed aromatica. La polpa rimane croccante anche dopo qualche giorno, mentre il gambo si asciuga. Epoca di maturazione: seconda decade di giugno. La ciliegia Ravenna precoce e Ravenna a tardiva sono varietà autoctone a rischio di erosione genetica, tutelate dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15. Nel comprensorio della Sabina reatina e romana sono presenti altre varietà autoctone a rischio di erosione genetica, quali la Lingua de Fori e la Petrocca.
METODO DI PRODUZIONE
La lavorazione del terreno prevede una cura accentuata nei riguardi di interventi che assicurino il perfetto sgrondo delle acque. È prassi comune, poi, inerbire il terreno, in modo da favorire la tendenza naturale delle radici a mantenersi in superficie. I sesti d’impianto sono di tipo irregolare o regolare (5-10 x 5-10) con una densità massima per ettaro di 400 piante. Le forme di allevamento sono quelle a volume, ossia a vaso. La potatura di mantenimento viene praticata annualmente dopo la raccolta nel mese di luglio. Quella di allevamento viene eseguita solo per i primi tre anni. La difesa fitosanitaria dei ciliegi viene efettuata secondo i metodi della lotta guidata o integrata. La raccolta viene eseguita a mano, con il frutto munito di peduncolo. I frutti, posti in cassette di legno o plastica, vengono portati in azienda e sottoposti a cernita per eliminare quelli di scarto e di pezzatura insufciente. Le ciliegie vengono conservate in luoghi freschi, asciutti ed ombreggiati. Qualora il prodotto non fosse commercializzato nell’arco delle 48 ore, i frutti vengono sottoposti a rafreddamento in celle frigorifere.
CENNI STORICI
Ai tempi del Papa Re, sulle colline della Romagna comprese nello Stato Pontificio, iniziava un processo di specializzazione produttiva rivolto alla coltivazione di ciliegie che si sarebbe protratto fino al XX secolo. A fine ‘800 una ciliegia tonda, dalla polpa rosa e dal sapore dolcissimo, anche se originaria di Ravenna, trovò nel clima dolce della Sabina romana, a monte delle anse del Tevere, il suo sito di elezione. La Ciliegia Ravenna della Sabina o “Ravenna del Papa”, è presente sul territorio da oltre 100 anni, come testimoniato dalle piante secolari presenti sul territorio e come attestato dalla prima sagra tenutasi a Palombara Sabina nel lontano 1933, di cui rimane traccia, oltre che su un articolo del Messaggero di quell’anno, in due locandine della “Festa delle Cerase” del 1936 e del 1937. Il suo pregio è nella polpa gustosa, che rimane croccante anche dopo qualche giorno dalla raccolta.
Territorio di produzione
Provincia di Rieti. Provincia di Roma: Montelibretti, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina