Ciliegie durone di Cazzano PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

La ciliegia “durona di Cazzano” appartiene alla specie Prunus avium U. Ha forma rotondeggiante, di pezzatura medio-grossa e colore rosso brillante, mediamente resistente alle spaccature da pioggia. Il sapore è ottimo, caratterizzato da una particolare consistenza e croccantezza. La resistenza alle manipolazioni risulta molto elevata.

La specializzazione dei ceraseti si ha nella zona orientale della provincia di Verona, dove i terreni sono magri, poco profondi e spesso siccitosi. L’albero è molto vigoroso con portamento mediamente espanso, caratterizzato da una lenta messa a frutto e da una produttività media, talvolta scarsa e comunque fortemente condizionata dalle condizioni climatiche durante la fioritura. La raccolta, che deve avvenire a giusta maturazione, e il confezionamento delle “durone di Cazzano” sono effettuati rigorosamente a mano. Devono essere tenute in un luogo fresco e poco umido, in considerazione del fatto che sono altamente deperibili e vanno consumate entro pochi giorni dalla raccolta.

Le ciliegie contengono vitamine, proteine, zucchero, sali minerali e posseggono principi disintossicanti e depurativi. Hanno inoltre un’azione diuretica, antiurica e sono moderatamente lassative. Vengono consumate fresche ma sono anche utilizzate per la produzione di marmellate, sciroppi, succhi e canditi.

Tradizionalità

Le origini del ciliegio nel territorio veronese risalgono ad epoche antiche, anche se notizie di un certo interesse si ritrovano a partire dall’inizio del XIX secolo. A fine Ottocento il Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti, nella sua “Monografi a della provincia di Verona” fornisce notizie dettagliate sulle varietà coltivate: “Frutta.- […] Di ciliegi ve n’ha buona quantità specialmente quelli a frutto rosso cupo e le varietà più conosciute distinguosi, giusto l’ordine di loro maturazione qui in: …more piccole o pegolotte; more o pertegaize”. La coltivazione del ciliegio era tuttavia attuata soprattutto per il consumo locale, con piante sparse nei broli familiari o demandata a segnare i “termini” (confini) fra proprietà. La prima vera diffusione del ciliegio, nell’area collinare veronese, si attua dopo la prima Guerra mondiale e ancor più dopo la seconda Guerra mondiale. Tuttavia sono ancora rari i ciliegeti specializzati e si deve attendere l’introduzione della legislazione per la D.O.C. dei vini che impone l’assoluta specializzazione del vigneto, così il ciliegio esce dai filari e si perfeziona l’assortimento con varietà d’origine locale.

A Cazzano di Tramigna, nella prima settimana di giugno, si tiene da oltre sessant’anni un’importante Mostra provinciale delle ciliegie, dove la ciliegia locale “mora di Cazzano”, rappresenta la principale attrazione.

Territorio interessato alla produzione Comune di Cazzano di Tramigna, in provincia di Verona.

Cesio PAT Veneto

Il nome deriva dal comune di Cesiomaggiore, posto sulla riva destra del Piave, dove ha sede il caseificio che per primo lo ha prodotto all’inizio degli anni settanta. Oggi viene lavorato con latte raccolto in tutta la provincia di Belluno, area prevalentemente montuosa e ricca di pascoli, dove è ampiamente diffuso l’alpeggio.

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Fagiolo bala rossa feltrina PAT Veneto

Il Fasol Balìn Feltrino è più di un semplice alimento; è un simbolo della cultura contadina della Val Belluna, dove la coltivazione dei fagioli è un’attività tradizionale che si tramanda da generazioni. Questo fagiolo è protagonista di sagre e fiere locali, dove viene celebrato per il suo valore gastronomico e culturale.

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Cotechino in unto, cotechino nel lardo PAT Veneto

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