Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Frutto a forma sferica leggermente schiacciata ai poli, buccia papillata di colore arancio intenso, polpa color arancio di tessitura medio tenera, ricchissima di riboflavina e di vitamine A e C, succosa e aromatica, con contenuto zuccherino e acidità medi e presenza limitata di semi.
Descrizione delle metodiche di lavorazione
La cultivar più utilizzata è il Clementine Comune. La natura del terreno alluvionale ed il particolare microclima sono basilari per l’ottenimento del Clementine in questo territorio; nel periodo estivo si irriga con impianti a spruzzo sotto chioma o con scorrimento superficiale o a conche. Viene effettuata una sola lavorazione, in primavera, per interrare il concime e per il controllo delle infestanti. Le sostanze nutritive vengono apportate con moderazione per non creare squilibri di sapidità e serbevolezza. La lotta ai parassiti vegetali si effettua con l’uso di oli minerali e solfato di rame. La produzione è di 180 qli/ha. La raccolta è effettuata a mano.
Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo
regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
La coltivazione del Clementine si è diffusa nell’areale Monfortese tra il 1985 e il 1990 (relazione a firma del Sindaco di Monforte San Giorgio). Le pratiche agronomiche come le limitate lavorazioni, i bassi apporti di concimi, i limitati interventi con fitofarmaci, l’utilizzo di acqua di falda, la potatura e la raccolta, eseguite rigorosamente a mano, sono saldamente ancorate alla tradizione.
Territorio di produzione
Comuni di Monforte San Giorgio e San Pier Niceto in provincia di Messina.