Genova Comune di CAMOGLI
Liguria

D’origine antica il nome “Camogli” presenta un’etimologia incerta e dibattuta. Secondo alcuni studiosi deriva dal nome del dio etrusco Camulio o Camulo (identificabile nel dio Marte) o da quello della divinità gallo-celtica Camolio, per altri sembra provenire dalla denominazione della popolazione di Casmonati che abitavano la regione prima della conquista romana.

A parere di alcuni il nome ha origine greco-ligure derivando da “cam”= in basso e “gi”= terra, quindi “terra in basso”, ossia nucleo abitato situato in basso, lungo la costa rispetto al valico della “rua” (=Ruta). Vi sono poi due interpretazioni del nome fantasiose e nate dalle tradizioni tipiche del paese che attribuiscono la derivazione del nome a forme dialettali quali casa= “ca” e mogli= “mugge”, cioè casa delle mogli, riferendosi al fatto che il paese fosse abitato prevalentemente dalle donne essendo i camogliesi naviganti e pescatori sempre fuori casa, oppure casa= “ca” e mucchi= “moggi”, cioè case a mucchi, addossate, ammucchiate le une alle altre come risulta apparire Camogli sia dal mare, sia dall‟alto della via Aurelia.

Il nome di Camogli compare per la prima volta in un inno liturgico del basso medioevo (1018–1045) in onore di S. Giovanni Bono. Da allora, e con maggiore frequenza dal XII secolo, il nome di Camogli comparirà nelle cronache genovesi e negli atti notarili a conferma della graduale definizione della configurazione della città.

Lo stemma

Nel decreto del 3 giugno 1877, con il quale il re Vittorio Emanuele II conferisce il titolo di Città a Camogli, viene sancito il diritto di usare lo stemma ricavato dalla Consulta Araldica insieme agli ornamenti attribuiti dalla legge alla città. Lo stemma viene così descritto: “… è d’azzurro, alla nave antica, a tre vele latine, vogante sopra il mare di verde fluttuoso d’argento, verso una torre d’oro fondata sopra uno scoglio al naturale, questo uscente dal mare di fianco destro dello scudo, con una stella d’oro, raggiante d’argento, nel punto del capo; esso scudo cimato della corona murale formata da un cerchio di muro aperto, di tre porte e due finestre semicircolari contenenti cinque torri merlate, il tutto d’oro, le torri unite da muriccioli d’argento, ciascuna con una guardiola o torricella d’oro, equidistante dalle torri laterali e sporgenti a piombatolo dalla metà del muricciolo, accostato da due rami uno d’olivo e l’atro di quercia fruttati al naturale, decussati sotto la punta e legati di rosso.”

Nello stemma si trovano sintetizzati gli elementi caratteristici di Camogli: il mare e il cielo, il castello – come quello della Dragonara – baluardo a difesa dagli attacchi provenienti dal mare, l‟imbarcazione a vela che tanto ha rappresentato nella storia e nella vita economica-sociale della città ad iniziare dall‟epoca napoleonica, la stella, guida dei marinai e simbolo della devozione mariana che trova espressione nella venerazione della Madonna del Boschetto, patrona della città e nella festa del primo agosto della “Stella Maris” con la processione di imbarcazioni da Camogli a Punta Chiappa.

ALESSANDRIA Piemonte

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