Un clima complesso Gran parte di questa diversità paesaggistica — e, pertanto, gran parte della biodiversità europea—
è la diretta conseguenza delle condizioni climatiche e topografiche estremamente varie che caratterizzano questo piccolo continente.
In poche migliaia di chilometri è possibile sperimentare le condizioni artiche nel nord di Svezia e Finlandia, dove l’oscurità regna per quattro mesi all’anno e le temperature precipitano ben sotto lo zero o, in alternativa, crogiolarsi al caldo e al sole della costa mediterranea.
Spingendosi un po’ più in là ci si può immergere nel mondo subtropicale delle isole di Madeira e delle Canarie, famose per la produzione di frutti esotici, quali ananas e banane, che dura tutto l’anno.
Anche le condizioni atmosferiche variano notevolmente da est a ovest. Grazie alla Corrente del Golfo — una calda corrente oceanica che prende origine nei Caraibi — le temperature sulla costa occidentale europea sono incredibilmente miti per queste latitudini. Il caldo abbraccio della corrente penetra nel cuore del continente europeo portando precipitazioni abbondanti e condizioni climatiche clementi per dodici mesi all’anno.
Nell’entroterra le influenze oceaniche lasciano spazio a un clima più continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati torride, che si impone in gran parte dell’Europa centrale e orientale. L’impatto di condizioni climatiche così estreme è più evidente che mai nelle pianure vaste e spoglie della Romania orientale, dove le grandi steppe eurasiatiche iniziano un lungo e ininterrotto viaggio verso oriente per giungere fino in Cina.
Una topografia eterogenea
Oltre a un clima eterogeneo l’Europa è caratterizzata da una topografi a frammentata e in continuo mutamento. Questo piccolo continente è separato da nord a sud e da est a ovest da almeno sette grandi catene montuose, che spesso fungono da confine naturale tra i paesi.
I Pirenei ne sono un tipico esempio, ergendosi come un muro tra Francia e Spagna. Altrettanto famosi in tutto il mondo sono le imponenti Alpi e i massicci Carpazi anche se, in realtà, quasi ogni regione europea, comprese molte isole, ha le proprie zone montuose.
A Creta, ad esempio, è possibile trascorrere la mattinata rilassandosi sulla costa e al pomeriggio camminare sulle vette innevate della catena montuosa centrale a soli 20 km di distanza.
In alternativa, ci si può avventurare fino agli antichi fjells della Scandinavia consumati dal tempo, praticare lo sci da fondo sugli elevati altipiani della Foresta Nera in Germania o esplorare gli oscuri segreti delle montagne della Transilvania, rese famose dal conte Dracula.
Ai piedi delle numerose zone di alta quota si trovano ampie pianure e colline morbidamente ondulate, punteggiate da grandi distese di foreste e zone umide. Quasi ovunque il paesaggio è coperto da un reticolato di fiumi imponenti ed esili corsi d’acqua, che si diramano come vene portando la loro linfa vitale, l’acqua, nei più remoti angoli del continente.
Tutto ciò è delimitato da una lunga e frastagliata fascia costiera, che si estende dal Mar Nero, nell’estremo sud est, fino al Mediterraneo e all’Adriatico, continuando poi lungo l’Atlantico e il Mare del Nord per giungere infine al Mar Baltico e al Golfo di Botnia nell’estremo nord.
Una ricca biodiversità
Questo intricato mosaico di paesaggi, che si susseguono l’uno dopo l’altro, ha profondamente influito sulla biodiversità dell’Europa, promovendo lo sviluppo di una diversità di habitat e microambienti particolarmente ricca, ognuno caratterizzato dalla propria comunità di piante e animali selvatici.
L’Unione europea, infatti, può essere suddivisa in nove diverse regioni biogeografiche in base ad analogie presenti a livello di clima, topografia, geologia e vegetazione. Il confine tra queste zone non è netto e repentino, ma il semplice fatto che nell’Unione europea, date le sue dimensioni, vi siano così tante regioni biogeografiche, è di per sé eccezionale.
L’Europa, inoltre, è incredibilmente ricca di piante e animali endemici che esistono solo qui e in nessun’altra parte del globo. La regione mediterranea è particolarmente fertile e ospita più piante e rettili di tutto il resto d’Europa.
Nella Spagna meridionale, per esempio, la Sierra Nevada offre rifugio a oltre 2 000 specie vegetali, molte delle quali endemiche. Su quest’unica catena montuosa si trova, per la precisione, un numero di specie vegetali più alto che in tutto il Regno Unito. Non a caso il Mediterraneo è considerato uno dei punti caldi di biodiversità più importanti al mondo.
FONTE @NATURA 2000 – Proteggere la biodiversità in Europa
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