Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Testa di suino completa bollita ed insaccata, in friulano Cope.
La testa di suino, depilata completamente e priva dell’orecchio esterno viene posta a bollire in acqua con foglie d’alloro per circa 4 ore. Viene poi tolta e posta per la lavorazione su un piano leggermente inclinato al fine di favorire lo sgocciolamento dell’acqua di bollitura. Con un coltello si provvede alla scarnificazione della struttura ossea del cranio. Le parti carnose, lingua compresa, vengono successivamente tritate manualmente e grossolanamente avvalendosi di coltello. La massa ottenuta, ancora calda, viene speziata con sale, pepe, noce moscata (può venir aggiunta anche buccia di limone grattuggiata) e successivamente insaccata nell’ultima parte dell’intestino cieco di bovino (precedentemente lavato e pulito). L’insaccato viene poi posto su un ripiano in legno sotto leggero peso onde favorire l’uscita della gelatina contenuta nella massa. Si consuma dopo 4-5 giorni affettata e consumata con polenta o pane bianco preferibilmente caldo.
Tradizionalità
Tradizione correlata alla macellazione famigliare dei suini probabilmente legata alla necessità di non sprecare alcuna parte del suino.
Territorio: Canal del Ferro (nei comuni di Moggio, Resiutta, Chiusaforte)
Fagioli borlotti di Carnia PAT Friuli Venezia Giulia
Prodotto ovale o quasi tondo, screziato o striato di rosso o viola sull’intera superficie. Lunghezza media del baccello: 20 – 22 cm, con normalmente internamente 8-9 semi. I più comuni sono i fagioli identificati con l’appellativo di “borlotto Carnia”, frutto di selezioni naturali e autoctone che durano da moltissimi decenni. Essendo il fagiolo una pianta…
Presnitz PAT Friuli Venezia Giulia
Dolce originario dell’ Impero Austro-Ungarico, si narra che fosse stato presentato per la prima volta a Trieste nel 1832 in occasione della visita ufficiale alla città dell’Imperatore Francesco I. Strade e porto furono addobbati a festa e vennero organizzati concorsi per oggetti d’arte, artigianato e gastronomia. Sembra che, proprio in quell’occasione, in una pasticceria del centro…
Matàn, aquila di mare, pesce colombo PAT Friuli Venezia Giulia
La tradizione del matàn risale ancora a quando i pescatori vivevano nei casoni della laguna (ritornavano sulla terra ferma solo tre volte all’anno), addirittura ben oltre un secolo fa. Anche questo pesce veniva conservato per i momenti di carestia o di mancanza di pesce. Talvolta veniva barattato, con la gente della Bassa Friulana, con farina…