Coppa di testa PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Testa di suino completa bollita ed insaccata, in friulano Cope.

La testa di suino, depilata completamente e priva dell’orecchio esterno viene posta a bollire in acqua con foglie d’alloro per circa 4 ore. Viene poi tolta e posta per la lavorazione su un piano leggermente inclinato al fine di favorire lo sgocciolamento dell’acqua di bollitura. Con un coltello si provvede alla scarnificazione della struttura ossea del cranio. Le parti carnose, lingua compresa, vengono successivamente tritate manualmente e grossolanamente avvalendosi di coltello. La massa ottenuta, ancora calda, viene speziata con sale, pepe, noce moscata (può venir aggiunta anche buccia di limone grattuggiata) e successivamente insaccata nell’ultima parte dell’intestino cieco di bovino (precedentemente lavato e pulito). L’insaccato viene poi posto su un ripiano in legno sotto leggero peso onde favorire l’uscita della gelatina contenuta nella massa. Si consuma dopo 4-5 giorni affettata e consumata con polenta o pane bianco preferibilmente caldo.

Tradizionalità

Tradizione correlata alla macellazione famigliare dei suini probabilmente legata alla necessità di non sprecare alcuna parte del suino.

Territorio: Canal del Ferro (nei comuni di Moggio, Resiutta, Chiusaforte)

Miele friulano di melata di abete PAT Friuli Venezia Giulia

Il Miele di Melata di Abete del Friuli Venezia Giulia è un prodotto pregiato, ottenuto dalla melata prodotta dalle secrezioni zuccherine degli afidi che si nutrono della linfa degli abeti. Questo miele si distingue per il suo colore scuro, il suo aroma intenso e le sue proprietà benefiche. È una specialità delle foreste alpine friulane,…
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Formaggio asìno PAT Friuli Venezia Giulia

La prima fonte certa in cui troviamo notizia di questo prodotto è dello storico Enrico Palladio, scritta in latino Rerum Foroiuliensium nel 1659: “qui Asinum vocant ab Aso pago …” (che chiamavano Asìno dal paese Asio). Tra le memorie storiche vi è poi una lettera del 1749 che il Vescovo di Concordia, Giacomo Maria Erizzo, inviò ad…
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