Corbezzolo, Arbutus unedo

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Corbezzolo
Famiglia: Ericaceae
Pianta monoica/dioica: monoica
Portamento: arbustivo/arboreo

CORBEZZOLO – Arbutus unedo

Foglie: Foglie persistenti, semplici, con lamina coriacea oblunga e
lanceolata, con apice acuto e margine seghettato. Le foglie sono
lunghe 7-12 cm, di color verde scuro e lucide nella pagina superiore

Fiori: ermafroditi, riuniti in infiorescenze terminali a pannocchia
pendula di 6-10 cm. I singoli fiori sono bianco-giallastri, con corolla
urceolata, larghi 5-10 mm e penduncolati (il peduncolo è di colore
più o meno rosato). Fioritura da ottobre a gennaio

Frutti: Specie di bacca (capsula) edule, ma non molto gustosa

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: entomofila

ETIMOLOGIA

Il termine corbezzolo deriva dal latino volgare *corbitjus, incrocio dal lemma mediterraneo (preindoeuropeo) corba sopravvissuto nell’Italia settentrionale.

Tale nome deriva a sua volta dal nome greco del corbezzolo (κόμαρος – pron. kòmaros) e da questo traggono molti nomi dialettali della pianta (Marche, Calabria, Puglia, Campania), e anche il nome del Monte Cònero, promontorio sulle cui pendici settentrionali sorge la città di Ancona, e la cui vegetazione è appunto ricca di piante di corbezzolo.

L’epiteto del genere proviene dal latino arbuteus, derivato da arbutus, anch’esso lemma di origine mediterranea (Preindoeuropeo).

L’origine del nome della specie, unedo, deriva da Plinio il Vecchio che, in contrasto con l’apprezzamento che in genere riscuote il sapore del frutto, sosteneva che esso fosse insipido e che quindi dopo averne mangiato uno (unum = uno e edo = mangio) non veniva voglia di mangiarne più.

Distribuzione Geografica ed Habitat

Il corbezzolo è elemento caratteristico della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così come nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera; il suo areale va dalla Penisola Iberica e dall’Africa sino al Mar Nero. È diffuso quindi nei paesi del Mediterraneo occidentale e giunge sino alle coste meridionali dell’Irlanda.

Trova un habitat ottimale nelle boscaglie, luoghi rocciosi, leccete e garighe, che in epoche interglaciali colonizzò fino a zone distanti dall’attuale areale di diffusione, così che oggi è possibile rinvenire l’ Arbutus unedo in Francia sulla costa atlantica, in Irlanda sud-occidentale ed in Italia nella valle dell’Adige e sui colli Euganei, aree che si sono mantenute come relitti.

Predilige i terreni silicei e vegeta ad altitudini comprese tra 0 e 800 metri. Il corbezzolo è una pianta xerofila.

Fiori e frutti del Corbezzolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *