Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
L’impasto, fatto a mano, viene lavorato a lungo fino ad ottenere un prodotto omogeneo e pronto alla lievitazione. La pasta suddivisa in tante pagnottelle viene allargata utilizzando “el rasagnol (mattarello di legno)”. Spessore 1 centimetro circa che raddoppierà con la lievitazione.
Caratteristica della Crescia d’la Stacciola sono gli ingranaggi, sorta di rilievi ottenuti pizzicando la pasta in cerchi concentrici, per permettere al condimento di depositarsi nelle fossette rendendo la crescia, con la cottura, tenera e croccante allo stesso tempo. Prima di essere condite le cresce vengono punzecchiate con una forchetta per evitare che si gonfino e disperdano il condimento. Ogni crescia viene condita con:
1) sale, strutto e rosmarino;
2) cipolla, sale, pepe e olio EVO.
La crescia da il meglio di se nel periodo estivo, quando le alte temperature permettono una rapida lievitazione; è ottima mangiata appena sfornata.
Ingredienti: farina di grano tenero tipo 0, lievito di birra, strutto, sale, zucchero, acqua calda. Impasto rigorosamento fatto a mano. Cottura su forno a legna.
Tradizionalità
Testimonianza dirette locali tramandate nel tempo e raccolte dal Comitato Cittadino della Stacciola. Esse attestano l’utilizzo del forno a legna per la cottura del pane e della crescia già dai primi anni del 700 e fino agli anni 70 del secolo scorso.
Riferimenti bibliografici: “Stacciola Ieri e Oggi” B. Ghigi editori – Rimini 1996
Territorio di Produzione
Borgo della Stacciola, frazione del comune di San Costanzo (PU)
Pane di Pasqua di Borgopace PAT Marche
Il prodotto si presenta in forma di piccole pagnottelle, non molto differente da quello di uso quotidiano ma la presenza di un ingrediente insolito come lo zafferano gli dona un colore giallo diverso da quello tipico dei prodotti a base di uova. Inoltre questo tipo di pane viene, come vuole la tradizione, consumato nel periodo…
Filetti di Trota Affumicati PAT Marche
La trota Fario trova un habitat ideale nelle acque fredde e correnti del comprensorio di Visso, dove nasce il fiume Nera. In questa zona, è molto diffuso l’allevamento della trota che viene largamente consumata come prodotto fresco, oltre che in questa particolare preparazione.
Cotognata PAT Marche
La cotognata viene servita tagliata in porzioni rettangolari a losanga o con la forma. Le mele cotogne lavate, sbucciate e tagliate a quarti vengono messe in un recipiente con acqua e limone per eliminare l’ossidazione. Una volta preparate si fanno cuocere in acqua con succo e buccia grattugiata di limone. Quando la frutta è cotta…