Il cubismo nasce proprio come il superamento di un limite: quello delle due dimensioni imposte dalla tela. E nasce con due artisti, Picasso e Braque, che all’inizio del Novecento cominciarono a cercare un modo per andare oltre, per mostrare la realtà da tutte le prospettive attraverso cui l’occhio umano può osservarla. Simultaneamente.
Il termine cubismo analitico definisce la fase iniziale del cubismo e descrive le innovazioni e la sperimentazione dei due artisti, Pablo Picasso e Georges Braque . Considerati i padri del movimento cubista, i due pittori hanno rivoluzionato il volto dell’arte. Durante il periodo dal 1909 al 1912, le immagini di cubismo analitico si caratterizzano per l’aspetto frammentario, una costruzione lineare e la riduzione del colore a una tavolozza di colori quasi monocromatica dove la comprensione degli oggetti avviene attraverso forme geometriche di base e l’uso di punti di vista multipli.
L’inizio del cubismo analitico – cosa ha spinto per il nuovo?
Sfidando i canoni della creatività, gli artisti cubisti volevano rivitalizzare l’arte in modo che fosse più in sintonia con le innovazioni e la nascita dell’età moderna. Alla fine del XX secolo gli artisti si trovavano in mezzo a grandi cambiamenti; tra progressi tecnologici, cambiamenti politici e sociali drammatici caratterizzavano il loro periodo.
Per molti artisti, la creatività necessaria per riflettere questo scoppio di nuove energie e idee e tra questi Pablo Picasso e Georges Braque, seguendo l’iniziale suggerimento contenuto nelle opere di Paul Cezanne, hanno respinto la regola di tridimensionalità e della prospettiva nell’arte ed hanno cominciato a sperimentare superfici piatte, riduzione della forma e del colore e la comprensione della natura in forme geometriche fondamentali. Tentando di creare un senso di totalità che rifletteva la necessità del nuovo, i due artisti hanno collaborato, comunicato quotidianamente e sperimentato nello spazio, nel tempo e nella rappresentazione del mondo. Lo spazio e le sue regole sono state interrotte da questo periodo. Lo spazio è cambiato
VICENZA, Città e Ville Palladiane del Veneto
Palazzo della Zisa
Il palazzo della Zisa (dall’arabo al-Azīz, “il glorioso”, “lo splendido”), fondato dal re Guglielmo I nel 1165 e portato a compimento dal successore Guglielmo II (1190 ca.), costituisce un sorprendente esempio di architettura palaziale ifriqena.
Itinerari culturali / Il Martirio di Sant’Agata
Il Martirio di sant’Agata è un dipinto a olio su tela realizzato da Giambattista Tiepolo nel 1755 per la chiesa di Sant’Agata annessa al convento delle Benedettine di Lendinara, ora conservato nella Gemäldegalerie di Berlino.