– VIA DI FRANCESCO 6° tappa
Da Rieti si cammina verso il Santuario di Greccio, dove ebbe inizio per mano di San Francesco la tradizione del Presepe. La tappa di circa 24 km alterna sentieri e strade secondarie, e presenta come unica asperità la salita a Colle Sant’Elia. Tra abbazie e paesi si cammina con panorami unici sulla Valle Santa e sul Monte Terminillo.
- Partenza Rieti
- Arrivo Santuario di Greccio
- Distanza23,45 Km
- Aumento di quota+ 1.020
- Perdita di quota- 770
- Fondostrada bianca-asfalto
- Segnaletica sì (segnali in legno della Via di Francesco, segnali giallo-blu)
- Tempo di percorrenza 8 ore
- Fonti d’acqua sì
- Punti di sosta sì
- Grado di difficoltà medio
Si consiglia di partire al mattino presto, per avere tempo di visitare il paese di Greccio e il Santuario Francescano, luogo di straordinaria importanza nella vita di San Francesco.
La prima tappa è lunga, si gode di uno splendido panorama sulle cime del Terminillo e sulla Valle Santa.
Si parte dalla Cattedrale di Rieti uscendo dal suo centro storico medievale.
Il percorso inizia in piano su asfalto e sale gradualmente su strada sterrata bianca.
Presso il Santuario di Fonte Colombo, è consigliato fermarsi qui per godere della pace e della spiritualità del luogo. Qui si conserva il disegno di un Tau, che potrebbe essere stato realizzato dallo stesso San Francesco d’Assisi, il quale amava profondamente questo simbolo.
Bisogna conservare energie per la salita a Colle Sant’Elia, unica asperità prevista dal cammino.
Proseguendo, la strada attraversa le colline con un percorso caratterizzato da un leggero saliscendi, in larga parte ombreggiato da grandi roverelle, che conduce fino a Contigliano.
Ad accogliere il pellegrino è il vecchio borgo di Contigliano Alto che sovrasta l’abitato di più recente costruzione.
Si cammina verso il paese di Contigliano.
ll cammino prosegue nei boschi e in salita alternando tratti su carrareccia a tratti su asfalto fino a che emerge la mole maestosa dell’Abbazia di San Pastore.
Lasciando alle spalle la valle si cammina verso il Santuario Francescano di Greccio, inserito sul costone roccioso della montagna.
Il Santuario è noto in tutto il mondo per essere stato scelto dal Poverello di Assisi come teatro della prima rievocazione della Natività di Betlemme della storia del Cristianesimo, avvenuta nella notte di Natale del 1223.
In conclusione, soffermiamoci sulla figura di Francesco così come la delinea un suo discepolo, fra Gaspare da Petrignano:
«Conobbi Francesco un giorno mentre stavo tornando dal mercato: lo vedo e ne resto affascinato. Ha come vestito un sacco di iuta e siamo in pieno inverno.
(…) Lo invito a casa mia: mangiamo insieme e resto tutta la notte in piedi per parlare con lui. Non capisco bene quello che dice ma lo ascolto. Ho l’impressione di vivere per la prima volta.
(…) Gli chiedo dove abita e mi porta in una chiesetta mezza diroccata chiamata la Porziuncola. Senza pensarci troppo decido di vivere lì anch’io.
(…) Oggi ci hanno raggiunto altri tre fratelli: si chiamano Bernardo, Pietro ed Egidio. Li abbiamo sistemati tutti e tre dietro l’altare.
(…) Noi seguiamo Francesco, felici come non lo siamo mai stati nella vita. Le nostre regole sono: l’umiltà, la carità, l’obbedienza, la povertà, la serenità, la pazienza, il lavoro e la gioia. Ieri Francesco ha detto ad un contadino: “Non coltivare tutto il tuo terreno. Lasciane un po’ alle erbacce, così vedrai spuntare anche i fratelli fiori”.
(…) La cosa più bella che ho fatto grazie a Francesco è stato il presepio. Eravamo a Greccio, dalle parti di Rieti, quando lui ci parlò di Betlemme e della nascita di Gesù Bambino. Era il giorno di Natale. Francesco andò in paese e si fece prestare un bue e un asinello, poi convinse alcuni paesani a travestirsi da pastori e uno di loro venne con la moglie, una brava donna. Li nominammo subito Giuseppe e Maria. Insomma, mettemmo in piedi un presepe vivente. Il bambino ovviamente non c’era, eppure, roba da non credere, quando scoccò la mezzanotte tutti, ma proprio tutti, lo vedemmo sgambettare nella paglia. Impossibile raccontare fino a che punto siamo stati felici!».
Da sapere prima di partire
Fonti
Le fonti d’acqua sono presenti a Rieti, Convento di Fonte Colombo, Colle Sant’Elia, Piani di Poggio Fidoni, Contigliano, Greccio, Fonte Lupetta. Ricordarsi di riempire la borraccia con almeno 1,5 litri d’acqua in estate.
Tappe Intermedie
Possibilità di alloggio o soste intermedie presso Contigliano, Piani di Poggio Fidoni, Colle Sant’Elia.
Consigli
Il Santuario ed il borgo di Greccio, e il Santuario di Fonte Colombo sono luoghi speciali.
Fai in modo di avere il tempo sufficiente per visitarli e per godere della pace del luogo.
Ricordati di portare cibo e acqua per il pranzo lungo il cammino. Si raccomanda di disporre delle mappe del percorso.
Mappe semplificate possono essere scaricate cliccando sulla mappa online.
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