VALCAMONICA e i suoi disegni rupestri

La Valcamonica, situata nella pianura lombarda, ha una delle più grandi collezioni al mondo di petroglifi preistorici – oltre 140.000 simboli e figure scolpite nella roccia per un periodo di 8000 anni e raffiguranti temi legati all’agricoltura, alla navigazione, alla guerra e alla magia.

Disegni rupestri in Valcamonica
© Elisabetta Roffia
Eccezionale valore universale

La Valcamonica, situata nella zona montuosa della regione Lombardia, ha una delle più grandi collezioni al mondo di petroglifi preistorici – oltre 140.000 simboli e figure scolpite nella roccia per un periodo di oltre 8.000 anni.

Trovati su entrambi i lati di un’intera valle, i petroglifi raffigurano temi legati all’agricoltura, alla caccia al cervo, ai duelli e alle figure geometrico-simboliche.

Criterio (iii): I disegni rupestri della Valcamonica si estendono per un periodo di ottomila anni che precedono la nostra era attuale, rendendo questi rendering umani assolutamente inestimabili.

Criterio (vi): I disegni rupestri della Valcamonica costituiscono una straordinaria documentazione figurativa dei costumi e della mentalità preistorici.

L’interpretazione sistematica, la classificazione tipologica e lo studio cronologico di queste configurazioni in pietra rappresentano un notevole contributo ai campi della preistoria, della sociologia e dell’etnologia. Integrità La proprietà contiene gli elementi necessari per esprimere il suo eccezionale valore universale. La proprietà iscritta include le incisioni più straordinarie, che documentano e forniscono la prova più completa delle abitudini e della mentalità preistoriche. Lo stato generale di conservazione delle superfici rocciose e la visibilità delle immagini dell’arte rupestre sono buone. Gli aspetti intrinseci della proprietà sono responsabili della sua vulnerabilità, ad esempio a causa dell’esposizione delle incisioni a fattori atmosferici e climatici, alla presenza di boschi e ai possibili danni causati dall’inquinamento o dall’intervento umano diretto.

Autenticità

I disegni rupestri della Valcamonica, come resti archeologici, hanno mantenuto alti livelli di autenticità nella loro forma, iconografia e materiale. L’autenticità fisica della proprietà viene preservata grazie al continuo monitoraggio, restauro e controllo, assicurato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (un ufficio locale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e da una specifica rete di Parchi con incisioni rupestri . Tutti i lavori di restauro sono eseguiti sotto la direzione del Ministero, secondo i principi della Carta di Venezia.

Requisiti di protezione e gestione
Parco Archeologico dei Massi di Cemmo (Brescia)

I luoghi sono soggetti a diverse protezioni legali che operano a diversi livelli: nazionale, regionale e locale.

La legge nazionale per la protezione e la conservazione del patrimonio culturale (decreto legislativo 42/2004) subordina tutte le azioni sul patrimonio culturale all’approvazione preventiva da parte degli uffici periferici del Ministero per i beni e le attività culturali.

I parchi sono regolati da regolamenti regionali sui parchi e le riserve naturali che contengono indicazioni relative alla gestione di aree di importanza archeologica, ambientale, botanica ed etnografica. Queste regole sono trasposte negli strumenti di pianificazione comunale.

Soprintendenza per i Beni Archeologici

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia coordina le azioni per la proprietà, la prima proprietà italiana iscritta nel 1979 e la preparazione del Piano di Gestione.

Queste attività sono svolte con la collaborazione delle autorità locali che, per la vastità del territorio e la varietà del patrimonio (oltre 180 località con arte rupestre) sono state identificate principalmente come Provincia di Brescia, Comunità Montana di Valle Camonica, Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano di Valle Camonica (BIM) e 7 comuni con parchi d’arte rupestre.

Tutte le autorità pubbliche competenti e gli istituti di ricerca presenti sul territorio sono stati coinvolti nella preparazione del piano di gestione. Insieme, hanno fornito assistenza e conoscenza, assicurato la conservazione e il miglioramento della proprietà e hanno iniziato a programmare e pianificare il piano operativo per lo sviluppo sostenibile della valle.

Per realizzare alcune azioni prioritarie del piano di gestione, nel 2006 è stato istituito il gruppo di coordinamento istituzionale; è ancora operativo come istanza di controllo. Gli sviluppi positivi includono l’adozione diffusa del piano di gestione attraverso risoluzioni adottate dai comuni, l’istituzione di nuovi parchi (con diversi profili istituzionali: nazionali, regionali o municipali) e il loro coinvolgimento nella rete dei parchi d’arte rupestri.

Dal 2007, il Gruppo di coordinamento istituzionale ha interagito con il Distretto Culturale della Valle Camonica (promosso dalla Fondazione Banca Cariplo). Ciò ha incluso anche miglioramenti delle strutture e un migliore accesso per i visitatori. Un programma di monitoraggio per le azioni è stato preparato ed è stato implementato dal 2006.

Nel 2011, le diverse parti interessate coinvolte nella gestione della proprietà hanno firmato un accordo per la gestione integrata dei servizi culturali della proprietà.

© whc.unesco.org

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