Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Dolce del Santo, dolce Santantonio.
Il “dolce del Santo” è un prodotto da forno farcito con marmellata di albicocche, buccia d’arancia candita, pan di Spagna, marzapane di mandorle o granella di amaretti, il tutto avvolto in pastasfoglia. La sua forma particolare ricorda l’aureola posta sul capo di Sant’Antonio. Esso viene prodotto in diversi formati: da 70 g (monodose mignon), 400 g e 700 g.
Per la produzione della sfoglia si usano uova intere, zucchero semolato, farina di grano tenero 00, margarina vegetale e sale. La lavorazione è essenzialmente manuale; i prodotti vengono amalgamati, disposti a mano in vari strati con procedure codificate e con particolare cura. Dopo la cottura in forno, il prodotto viene lasciato riposare per un giorno sugli stampi, quindi confezionato e posto in vendita. Dati gli ingredienti utilizzati il dolce ha una durata di circa 3 mesi senza particolari condizioni di conservazione. Il “dolce del Santo” si accompagna bene con un vino bianco dolce.
Tradizionalità
Il “dolce del Santo” deriva da un’antica tradizione dei frati della Basilica del Santo, che donavano ai poveri della città e ai viandanti, fuori dal Sagrato della Basilica, il pane per alleviare la loro fame. Col tempo, i mastri pasticceri della zona, memori di quella tradizione e per accontentare le richieste dei turisti sempre più numerosi, hanno elaborato la ricetta del pane, creando un prodotto dolciario apprezzato e rinomato.
Territorio interessato alla produzione Padova città