SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE MARRONE DI CAPRESE MICHELANGELO DOP
La denominazione di origine protetta Marrone di Caprese Michelangelo riguarda i frutti della specie “Castanea sativa Mill”. Il Marrone è di forma ellittica arrotondata e quasi quadrangolare al centro. La polpa è di colore bianco avorio ed è poco incisa nell’episperma, ossia nella pellicina che la riveste. Quando la polpa è cruda ha una consistenza croccante e un delicato aroma di mandorla; quando è cotta ha un aroma intenso e una consistenza tenera, mentre la polpa bollita ha un sapore zuccherino e una consistenza soffice.
Metodo di coltivazione
Il terreno su cui è coltivato il prodotto è preparato adeguatamente con l’ausilio di mezzi meccanici e la fertilizzazione è consentita solo con prodotti per la castanicoltura biologica. La raccolta dei frutti può iniziare dal 20 settembre anche con l’ausilio di strumenti meccanici purché non danneggino le caratteristiche del prodotto. A seguito della raccolta è effettuata una cernita dei frutti che non presentano le caratteristiche prestabilite. A seconda della modalità di consumo prevista, le castagne subiscono trattamenti differenti, quali, ad esempio, la “curatura” per i marroni freschi e la “essiccatura” per le altre tipologie di prodotto.
Legame tra il prodotto e il territorio
Il legame con il territorio è uno degli elementi che rende il Marrone di Caprese Michelangelo un prodotto di eccellenza. In particolare, la presenza di amido, che rende la polpa più morbida, è generata dalle numerose risorse idriche del terreno e dall’esposizione al sole delle piante, grazie anche alla bassa densità di piantagioni. Inoltre, il lavoro svolto dagli abitanti del territorio, che nei secoli hanno trasformato i castagneti da selvatici a domestici, ha contribuito a rendere il Marrone di Caprese un’icona del territorio.
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