Coltivatori di Emozioni, la prima piattaforma italiana di social farming con lo scopo di salvaguardare il patrimonio agricolo nazionale attraverso un sistema di sostegni agli agricoltori, veri custodi delle antiche tradizioni agroalimentari italiane. Ciascuno di noi può sostenere un agricoltore, anche a livello individuale, trascorrendo un giorno o un weekend in un borgo. Tra le varie forme di sostegno, ci sono le “experience”, che offrono a turisti la possibilità di scoprire le tradizioni e le eccellenze agricole di un territorio e dei suoi piccoli borghi, partecipando attivamente alla vita dell’azienda.
I borghi e le esperienze
CASALNOCETO (AL)
PERIODO Aprile – Gennaio
Situato sulla destra del torrente Curone, all’estremità est della provincia di Alessandria, Casalnoceto è abitato dall’età preistorica come hanno dimostrato recenti scavi archeologici. Risulta tra i siti più importanti che documentano la cosiddetta Civiltà dei Vasi a Bocca Quadrata e vi si è dimostrata la presenza della vite già all’inizio del IV millenio a.C.
Il toponimo “Nucetum” è romano ma non si conosce l’esatta localizzazione del primitivo insediamento. In epoca longobarda il centro più importante è Rosano collocato su una diramazione della via Postumia, all’imbocco della Val Curone. Attorno al 1000 Rosano possiede tre chiese, c’è un giudice, un notaio ed è sede di importanti commerci.
Fino al 1200 Casalis e Nucetum appaiono nuclei distinti. Solo a partire dalla metà del XIII secolo si fa riferimento all’attuale denominazione. Di parte ghibellina, Casalnoceto è legato ai Visconti e per questa sua dipendenza subisce varie distruzioni. Famosa per le crudeltà commesse quella avvenuta nel 1362 ad opera della Compagnia Inglese comandata da Albert Sterz che combatteva sotto le insegne del Marchese del Monferrato. Nell’ultima parte del ‘300 Casalnoceto viene dotato di mura nel sito dell’attuale paese, che mantiene evidente l’impianto della classica rocca viscontea.
Infeudato agli Spinola nel corso del ‘400, acquista importanza soprattutto dopo l’esenzione perpetua da imposizioni fiscali a loro concessa dall’Imperatore Carlo V. Questi Spinola, che portano il titolo di Marchesi di Los Balbassos, si distinguono per diverse generazioni nel governo del Ducato di Milano e nel 1630 costruiscono a Rosano una grande chiesa ed un convento dopo che Ambrogio, il Conquistatore delle Fiandre, volle essere ivi sepolto. La presenza degli Spinola a Rosano nel Sec. XVI porta fama e ricchezza a Casalnoceto che nel ‘600 è uno dei centri più importanti della zona. Si controlla da li gran parte del commercio del grano e del gualdo con la Repubblica di Genova.
Con il passaggio della zona agli Austriaci ha inizio la parabola discendente della famiglia Spinola e con essa quella di Casalnoceto. L’ultimo uomo politico influente, Filippo Carlo Antonio Spinola, fugge da Rosano nel 1708 e viene nominato Vicerè di Spagna a Palermo.
Dopo Napoleone è sancita la decadenza del paese legata alla perdita, durante il secolo precedente, dei suoi previlegi. Scomparse ormai le sedi del vicariato foraneo, degli uffici giudiziari e di quelli amministrativi, Casalnoceto risulta ancora più isolato dall’apertura a metà ‘800, della nuova strada per la Val Curone. Casalnoceto ha dato i natali a Giorgio Bidone (1781-1839) Maestro di idraulica all’Ateneo torinese che legò il suo nome al cosidetto “salto di Bidone” e che fu precettore di Massimo D’Azeglio
Durante una breve visita è possibile vedere la Chiesa di Santa Maria in Rosano; l’Oratorio di San Rocco dei sec. XV – XVIII ricavato da una delle torri angolari della rocca; la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista risalente al XVI secolo; l’ex monastero delle Carmelitane Scalze, ora Palazzo Vaccari; il museo “La Memoria del Passato” unico per originalità nel suo genere, presenta testimonianze e documenti di vita del XX secolo, ha sede nelle cantine dell’edificio scolastico costruito nel 1907.
Santuario Madonna della Fogliata
Cappelletta presso Casalnoceto, eretta nel luogo dove in tempi lontani era apparsa la Madonna, è strettamente legata al nome di San Luigi Orione. Egli fece ricostruire la cappella ormai in rovina e ne fece un Santuario in onore della Madonna della Fogliata (1907)
TARTUFAIO PER UN GIORNO
Tartufaio per un giorno è un progetto nato per far conoscere al mondo il magico paesaggio del Monferrato ed i suoi boschi ricchi di piccoli gioielli saporiti e antiche tradizioni culinarie. Tramite una suggestiva passeggiata rilassante tra i boschi, si potrà imparare a conoscere tutte le sfaccettature di questo fantastico mestiere e a conoscere i tartufi. Il Monferrato ha una solida tradizione a base di tartufo bianco e nero. Si potranno, passeggiando nei boschi locali insieme ai cani, scoprire tutte le dinamiche legate alla ricerca del famoso tubero, re indiscusso dei boschi. Al termine della passeggiata, seguirà un aperitivo a base dei prodotti e vini del Monferrato
Pesariis borgo di montagna
Sull’origine dei Solari e della tradizione degli orologi si tramandano alcune leggende che certo hanno un fondamento veritiero: si parla di un pirata genovese che mandato in esilio sia giunto selle nostre montagne e si sia innamorato di una ragazza pesarina; il fatto è che i Solari, fino a pochi anni fa non si trovavano…
Visitare i 10 borghi tra i più belli del Piemonte
“Dolci colline, piccoli centri abitati , edifici e architetture di grande armonia. Il Piemonte è la meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della tranquillità, della buona tavola e della cultura. Tra panorami spettacolari e cittadine Unesco, ecco i 13 borghi più belli da visitare per conoscerne l’anima più autentica di questa terra d’ITALIA.
Orta San Giulio
Novara – PIEMONTE
Orta San Giulio (Òrta in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 1 397 abitanti della provincia di Novara in Piemonte. Fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è insignito della bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano.