Fagiolina arsolana PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

La Fagiolina arsolana è un particolare ecotipo di fagiolo, appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari L. o fagiolo comune. I semi della fagiolina arsolana, presenti in numero di 3-4 per baccello, si presentano di colore bianco, forma reniforme molto appiattita e
calibro variabile dai 5 ai 7 mm. Il contenuto proteico è del 24-26 %. Il prodotto Fagiolina Arsolana proviene dalla coltivazione della varietà autoctona a rischio di erosione genetica, Fagiolina Arsolana, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15.

METODO DI PRODUZIONE

Il territorio interessato alla produzione della Fagiolina Arsolana è ricco di sorgenti che portano buoni flussi di acqua, utilizzata per l’irrigazione, di solito praticata solo a soccorso. Per la preparazione del terreno è sufciente una lavorazione profonda 30-35 cm, seguita da un ripasso con cui si afna, si sistema e si livella accuratamente il terreno. La semina viene praticata nel mese di maggio, ponendo 6-7 semi per buchetta. La raccolta del seme secco avviene manualmente, tra la fine di agosto e i primi di settembre. La coltivazione della Fagiolina Arsolana avviene su terreni sabbioso-argillosi di composizione eterogenea.

CENNI STORICI

Dalle testimonianze degli agricoltori anziani si apprende che in passato la piana di Arsoli era tutta coltivata a Fagiolina ed in ogni loro abitazione era sempre presente una “pigna di Fagiolina” nel focolare, che rappresentava il pasto primario, alimento indispensabile per l’apporto nutritivo soprattutto di proteine. La Fagiolina Arsolana, essendo rampicante, si prestava molto bene alla consociazione col mais, che fungeva da sostegno, mentre la fagiolina garantiva il necessario apporto di azoto, in assenza di concimazioni minerali, grazie al meccanismo di azoto-fissazione delle leguminose. Il mais veniva poi cimato all’atto della raccolta, per garantire le successive maturazioni dei baccelli di Fagiolina Arsolana. Parte della produzione era venduta ai Mercati Generali di Roma dove questo ecotipo era particolarmente apprezzato. In tempi più recenti la riduzione dell’estensione coltivata ha portato a mutamenti dell’agro-tecnica, prima fra tutte l’abbandono della consociazione col mais e l’introduzione dell’uso di tutori. Gli arsolani hanno sempre dedicato al raccolto della Fagiolina feste paesane, col tempo trasformate in Sagre effettuate alla fine di agosto e inizio settembre, oggi tradizione ultraquarantennale.

Territorio di produzione

Provincia di Roma: Arsoli a circa 400 m s.l.m.; diffusa anche a Cineto Romano

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