Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA
Il fagiolo Cenerino è un fagiolo rampicante, cioè ad accrescimento indeterminato. Il baccello è piatto e lungo da 15 a 20 cm. Il seme, di colore cenere, da cui il nome dialettale senerìn, è di piccole dimensioni, lungo circa 1 cm. Se consumato verde, si lessa e ha una consistenza cremosa, un sapore delicato e burroso.
I fagioli vengono seminati in solchi, nel periodo che va da fine aprile a tutto giugno. Un detto contadino dice di seminarle i fagioli, soprattutto quelli che si vogliono conservare per il consumo invernale, dopo San Giovanni, il 21 giugno, perché così non fanno i pidocchi: in effetti non è San Giovanni che protegge i fagioli bensì sono le condizioni ambientali che diventano generalmente più sfavorevoli allo sviluppo di questi piccoli fitoparassiti.Di solito, prima della semina si esegue la preparazione del terreno e una concimazione di fondo, ricca di azoto ma soprattutto di potassio. La predilezione è per i terreni sciolti e irrigui. Quando la pianta è alta circa 20-30 cm, viene tutorata, cioè sostenuta con rami alti circa m 2,5. La raccolta, a giugno-luglio, è manuale. Si possono raccogliere i fagioli verdi, man mano che il baccello raggiunge la gusta maturazione, oppure, per il consumo secco, lasciare essiccare parzialmente sulla pianta e raccogliere a fine agosto, completando l’essiccazione su terrazzi.
Zona di produzione: Val di Vara (La Spezia)
Curiosità: Tipici della valle dell’entroterra spezzino, i fagioli cenerini vengono proposti ogni anno, insieme alle altre varietà, durante la manifestazione Gli orti di Pignone, la prima settimana di settembre.
È una di quelle antiche varietà alla cui coltivazione si dedicano ormai solo pochi appassionati che ne custodiscono gelosamente il seme. È ottimo lesso e condito con olio o anche comedà, (accomodato, stufato) accompagnato con le salsicce.