Fagiolo coco nano PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Fagiolo cocco

Fagiolo dal colore bianco e forma ovale che si consuma prevalentemente secco. La semina avviene verso la metà di aprile ma, a seconda delle condizioni locali, si può anticipare o posticipare, anche fino a luglio. Richiede terreni sciolti e fertili. La cultivar è nana, ad accrescimento determinato e richiede l’irrigazione di soccorso. È piuttosto delicato da un punto di vista fitopatologico, pertanto va seguito ed eventualmente trattato.La fioritura avviene su un solo palco.

Tradizionalità

Questo fagiolo presenta ottime caratteristiche organolettiche e viene consumato prevalentemente secco, ma anche fresco; la pasta è delicata e farinosa, la buccia sottile e i tempi di cottura ridotti rispetto ad altre cultivar di fagiolo. Per la riproduzione del seme vengono selezionate in campo piante portaseme. La conservazione del seme è buona quando viene posta particolare attenzione alle tecniche di gestione della coltura in campo. Si presta alla preparazione di pasta e fagioli e ribollita.

Produzione

La produzione del fagiolo coco nano è quantificabile in circa 50 q annui e conivolge circa trenta produttori in tutto il Pratomagno, il Valdarno e la Valtiberina. La commercializzazione avviene nella zona di produzione e in parte nel resto della regione.

Territorio interessato alla produzione:

Valdarno, province di Arezzo e Firenze.

Pera rusè PAT Toscana

Questo tipo di pera presenta forma rotonda e dimensioni piuttosto modeste. Il colore è giallo, interrotto da macchie rosse; la polpa è dura, piuttosto aspra. Il frutto non viene utilizzato crudo ma solo cotto. La coltivazione di questa pera avviene nei pascoli del territorio di Zeri.

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Cipolla di Terceretoli PAT Toscana

Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar, sia alla tecnica di produzione che prevede l’uso di foglie di felce per la copertura del suolo dopo la letamazione. L’approvvigionamento delle sementi avviene per autoriproduzione; questo permette di mantenere il patrimonio genetico della specie autoctona. Il clima e il terreno conferiscono…

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Caciotta della Lunigiana PAT Toscana

Si presenta in pezzature medio-piccole, ha forma tonda irregolare, colore bianco giallastro, sapore leggermente salato e odore intenso. Dopo la mungitura il latte viene messo in un paiolo di rame, scaldato a 30-35°C e fatto cagliare. La cagliata viene rotta con un bastone di legno e scaldata nuovamente a 30-35°C, separata dal siero e sistemata…

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