Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Fagiolo gentile, fagiolo cornetto, Fagiolo dell’occhio, Fagiolo dall’occhio nano, Dolico, Fagiuolini, Cornetti, Tegoline, Fagiolo all’olio (Maremma)
Appartiene alla specie Vigna unguiculata. I baccelli, di colore verde opaco, mediamente filamentosi, non curvi e fini, raggiungono i 20 cm di lunghezza e sono larghi 5 mm. Sulla pianta crescono attaccati apicalmente a gruppetti di 3-4. I fiori sono bianchi tendenti al violaceo; è consumato dappertutto come fagiolino fresco, ma viene utilizzato anche secco. Alcuni semi sono marroncini tendenti al chiaro, altri tendono al ruggine con una macchia scura nell’ilo.
Si semina da fine aprile a fine luglio (il periodo migliore è fine maggio). In passato veniva seminato dopo la raccolta del grano. Normalmente la distanza tra le file è di 70 cm e di 2-3 cm sulla fila. Preferisce i terreni sciolti e non ama i ristagni idrici, raramente deve essere irrigato. La raccolta avviene da fine luglio a scalare e può arrivare fino a ottobre. I semi vengono prelevati secchi dai palchi più bassi del legume e vengono lasciati ulteriormente seccare al sole per conservarli sotto vetro al fresco.
Tradizionalità
Questa cultivar, tipica del Valdarno superiore, è molto interessante. Il seme utilizzato è quello tradizionale ed è il frutto di scambi frequenti tra i vari coltivatori della zona. Non è attualmente considerabile a rischio di estinzione perché nell’area di coltivazione è ancora abbastanza diffusa, anche se prevalentemente negli orti per il consumo familiare. Se il fagiolo viene consumato fresco è chiamato “fagiolo cornetto” per la caratteristica distribuzione dei fagiolini sullo stelo, quando invece viene consumato secco è detto “gentile” per la sua ottima digeribilità. Un proverbio del luogo recita: “Chi vuole un bel fagiolo gentile, primo di maggio o ultimo di aprile”.
Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).
Produzione
Vengono prodotti circa 100 quintali di fagioli dall’occhio da una cinquantina di aziende situate nel Pratomagno, nel Valdarno aretino e fiorentino, nel Casentino e nella Valtiberina. Viene prodotto prevalentemente per il consumo familiare e per ristretti circuiti commerciali.
Territorio interessato alla produzione:
Valdarno fiorentino e aretino, Pratomagno, Casentino e Valtiberina, province di Arezzo e Firenze,
Pan di ramerino PAT Toscana
Il pan di ramerino è un panino morbido e dolce fatto con uva sultanina (zibibbo) e rosmarino. Ha colore dorato-marroncino ed è lucido in superficie perché prima di essere infornato si spennella con uovo sbattuto. Viene prodotto tutto l’anno.
Corolli incesi PAT Toscana
I corolli incesi sono dei biscotti dalla particolare forma ondulata, sui quali vengono fatte delle “incisioni”, da cui il nome. Sono profumati e ricchi dell’essenza di anice. Dopo aver montato bene le uova con lo zucchero ed avervi aggiunto lentamente l’olio, il sale, la farina e i semi d’anice, l’impasto deve essere lavorato a lungo…
Agnello di Zeri PAT
La pecora zerasca è molto rustica, di taglia media con testa proporzionata e profilo rettilineo o leggermente marcato; le corna, sempre presenti nei maschi, compaiono talvolta anche nelle femmine. La colorazione predominante del vello, della testa e delle estremità risulta il bianco uniforme seguito, per quanto riguarda la testa e gli arti, dal bianco irregolare…