Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Fasùl
Nel passato la Puglia era particolarmente ricca di varietà locali di leguminose e cereali da granella, coltivate in alternanza seguendo le tradizionali tecniche di avvicendamento o rotazione delle colture impiegate da secoli in agricoltura per preservare la fertilità del terreno. La diversità genetica esistente in queste antiche varietà, ben adattate alle condizioni pedoclimatiche del territorio regionale, è da tempo minacciata da fenomeni di erosione conseguenti alla progressiva diffusione di nuove varietà maggiormente produttive.
Per le varietà locali pugliesi di leguminose, vi è carenza di informazioni storiche, sulle origini, tradizioni, usi e saperi popolari, sulle motivazioni che hanno contribuito alla loro persistenza in alcuni areali e di dati precisi sulla loro attuale diffusione sul territorio, stato fitosanitario, struttura genetica, caratteristiche nutrizionali e qualitative.
Il fagiolo dei Monti Dauni meridionali presenta semi la cui lunghezza varia da 7 a 15 mm, a forma di cilindro o leggermente schiacciata, di colore bianco avorio. Il sapore è gradevole, con elevata digeribilità e facilità di cottura grazie alla buccia sottile
Il fagiolo (Phaseolus vulgaris L., 1758) è una pianta della famiglia delle leguminose originaria dell’America centrale. Fu importato, a seguito della scoperta dell’America, in Europa dove esistevano unicamente fagioli di specie appartenenti al genere Vigna, di origine subsahariana: i fagioli del genere Phaseolus si sono diffusi ovunque soppiantando il gruppo del mondo antico, in quanto si sono dimostrati più facili da coltivare e più redditizi (rispetto al Vigna la resa per ettaro è quasi doppia).
Il fagiolo viene coltivato per i semi, raccolti freschi (fagioli da sgranare) o secchi, oppure per l’intero legume da mangiare fresco (fagiolini o cornetti). Le varietà a ciclo vegetativo più lungo, nelle regioni temperate sono seminate in primavera, quelle a ciclo più breve in estate. Nel caso dei fagioli rampicanti è necessaria la collocazione di sostegni.
Quanto al fagiolo cannellino… la pianta è a portamento basso, cioè ad accrescimento determinato e il seme è di forma cilindrica e leggermente reniforme, è lungo circa 1 cm e mezzo e ha un epicarpo molto sottile e pertanto è morbido e delicato al palato. Il fagiolo cannellino si consuma preferibilmente in grana, semplicemente lessato e condito.
Il fagiolo cannellino si semina in pieno campo, praticando nel suolo i caratteristici solchi. Il periodo della semina comprende i mesi di maggio e giugno. Si possono raccogliere verdi man mano che il baccello raggiunge la giusta maturazione, oppure si lasciano essiccare parzialmente sulla pianta, raccogliendoli a fine agosto e facendo completare l’essiccazione su terrazzi ben esposti. Per il prodotto fresco i mesi di produzione sono da maggio ad agosto; da settembre in poi si ha la produzione del fagiolo secco.
Territorio
Monti Dauni Meridionali (Faeto, Anzano di Puglia, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia e Panni) Foggia