Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Pianta erbacea annuale rampicante, di altezza fino a 1,7 mt, a sviluppo indeterminato, frutto a forma di baccello di circa 10-12 cm. dal colore giallo-verde; seme di forma sferica, colore bianco con cerchiatura nera a forma di baffo (da cui deriva il nome) in corrispondenza dell’ilo, buccia sottile.
Viene coltivato in consociazione con il Pomodoro San Marzano, di cui utilizza i sostegni; la maturazione avviene alla fine di ottobre (stato ceroso) e fino alla fine di novembre (prodotto secco). Viene utilizzato per preparazioni gastronomiche tradizionali dell’area, che evidenziano il minor tempo di cottura dovuto alla delicatezza della buccia, che diventa subito tenera, ed alla scarsa tendenza alla frammentazione durante la cottura. Per il prodotto essiccato i semi si essiccano all’aria e conservati di tela grezza.
Il prodotto viene utilizzato nella cucina tradizionale dell’area per minestre con pasta (tipicamente i residui delle lavorazioni della vicina Gragnano, la “pasta mischiata”), ma anche bolliti e conditi con sale ed olio extravergine di oliva, sulle tipiche freselle.
Territorio di produzione
Tutta la regione Campania
Broccolo del Vallo di Diano PAT Campania
Casu ré pecòra del Matese PAT Campania
Pane di patate PAT Campania
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