Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
La pianta si presenta come un rampicante molto vigoroso a maturazione scalare. Il baccello si presenta di colore verde di circa 15-16 cm di lunghezza e 2 cm di larghezza. Il seme, di dimensioni medio piccole, ha forma ovale, colorazione bruna con striature color vinaccia longitudinali allungate. E’ uno dei rari fagioli biuso nel senso che può essere consumato con l’intero baccello anche in presenza di semi differenziati, così come fagiolo sgranato sia fresco che secco. L’assenza di filamenti coriacei nelle zone di sutura del seme rendono il fagiolo particolarmente gustoso consumato in erba.
Per la produzione viene effettuata una leggera aratura (25 – 30 cm) seguita da una erpicatura attraverso la quale si effettua la somministrazione del fertilizzante, generalmente organico; la semina avviene nel mese di maggio con sesti di impianto che variano da 40-50 cm sulla fila e 1-1,5 metri fra le file; essendo molto vigoroso deve essere seminato non troppo fitto per evitare che fili troppo e produca troppa vegetazione a discapito del prodotto. Le irrigazioni vengono effettuate in modo costante ma non eccessivo. La raccolta viene effettata a mano dall’inizio di luglio fino a settembre; il prodotto viene raccolto mano a mano che matura. Il prodotto per il consumo secco viene fatto seccare sulla pianta e, quindi, raccolto e selezionato. Il fagiolo è molto produttivo e si possono raccogliere anche oltre 40-50 q.li/ha di prodotto fresco.
Tradizionalità
Coltivato nel comune di Gallicano da oltre un secolo, è stato introdotto, nel 1889, da un emigrante di Gallicano, Sig. Micheli Vincenzo, di ritorno dagli Stati Uniti, il quale portò cinque semi nascosti nella falda interna del cappello, per sfuggire ai controlli. Da allora, data l’elevata qualità, il seme è stato gelosamente conservato e riprodotto in purezza, anche se è rimasto territorialmente limitato ai campi limitrofi a Gallicano Si presenta una buccia molto delicata, una pasta morbida ma consistente ed un sapore molto caratterizzato. Come fagiolo in erba è ottimo in umido oppure semplicemente lessato e condito; come fagiolo secco può essere usato nei passati così come lessato e condito,. anche in abbinamento con le “focacce leve”, preparazione tipica della zona. Una particolarità di questo fagiolo è che quando viene lessato come fagiolo verde emana nell’aria un profumo di fichi da cui deriva il nome assegnatogli. Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).
Produzione
La produzione è alquanto limitata e si può stimare che non superi i 40 – 50 kg in alcuni orti familiari.
Territorio interessato alla produzione:
Coltivato quasi esclusivamente in Media Valle del Serchio, nella frazione Diecimo del Comune di Borgo a Mozzano
Pomodoro fragola di Albiano Minucciano PAT Toscana
Prodotto tradizionalmente coltivato nella zona di Albiano di Minucciano seguendo i metodi tradizionali delle colture locali. Il seme di questa varietà è stata portata, alla fine degli anni ’60, da un abitante di Albiano (Minucciano) di rientro dall’Australia. Di buone proprietà organolettiche, si affermò subito negli orti della zona, inizialmente con il nome di “pomodoro…
Taglioli di Castell’Azzara PAT Toscana
I taglioli sono dolcetti a forma di losanga schiacciata di 4-5 cm circa di larghezza. Il sapore è forte e speziato, caratterizzato dalla presenza di pepe nero, noci e miele. Si dispone la farina a fontana e si aggiungono le uova, le noci tritate, il miele, il pepe, un po’ di lievito e di zucchero….
Marocca di Casola PAT Toscana
La marocca di Casola è un pane di forma circolare, con un diametro di circa 20 cm, fatto con patate lesse, farina di grano e di castagne. È di colore marrone scuro ed ha un forte profumo di castagne. La consistenza è spugnosa per la presenza delle patate nell’impasto.