Fagiolo laurons PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Varietà tradizionale, adatta  alla produzione di granella verde e secca.Il lavoro di valutazione di varietà tradizionali di fagiolo rampicante in Friuli Venezia Giulia è stato condotto nel triennio 2001-04 all’interno del Progetto “Indagine sullo stato delle Risorse genetiche autoctone d’interesse agrario  del Friuli Venezia Giulia” quale parte del Programma  Nazionale “Biodiversità e Risorse genetiche” del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.  Ulteriori informazioni sono presenti nella relazione conclusiva del progetto stesso.

Tradizionalità

Nel 1924/25 Gortani nella “Guida della Carnia e del Canal del Ferro” riporta una produzione di 6541 quintali di fagiolo per l’intera Carnia. Nel  “Catasto Agrario 1929-VIII – Compartimento del Veneto. Provincia del Friuli (Udine), Fascicolo 36”, primo censimento dell’agricoltura friulana pubblicato nel 1936, sono menzionate le superfici e le produzioni per la coltura del fagiolo in comune di Prato Carnico, pari nel 1928 rispettivamente a 42 ha in consociazione  con mais o  patata, per una produzione di 130 quintali.

In assenza di fonti scritte riferite specificatamente ai fagioli Laurons, sono state raccolte  testimonianze da sei persone di sesso femminile nate tra il 1920 ed il 1935 e residenti nel comune di Prato Carnico (frazioni di Pradumbli, Pesariis, Prato, Osais). Le testimonianze concordano nell’affermare che i fagioli Laurons erano coltivati a Prato da oltre 50 anni e che solo in un secondo tempo si sono introdotti i Borlotti veri e propri.

In particolare, informazioni sulla varietà tradizionale Militons con elementi della valutazione agronomica e qualitativa sono tratti da:

  • “Valutazione agronomica e caratterizzazione morfologica di varietà autoctone di fagiolo rampicante (P. vulgaris L.) della Carnia”. – E. Pozzi, tesi di laurea in scienze e tecnologie Agrarie, Università di Udine, Facoltà di Agraria, A.A  2002-03 (con il consenso dell’autrice);
  • “Colture orticole – Fagiolo” di Elena Pozzi e Fabiano Miceli (2004) in “Collezione di specie vegetali presso L’Università di Udine – prime schede descrittive per la didattica”, FORUM ed., Udine;
  • “Recenti percorsi di recupero e valorizzazione di varietà locali di fagiolo rampicante” di E. Pozzi, R. De Infanti, N. Peresson, F. Miceli  in: “Fagioli della Carnia – Innumerevoli varietà, sapori riscoperti, gustose ricette” – Carnia Alpe Verde 2004;
  • “Indagine sullo stato delle risorse genetiche autoctone d’interesse agrario in Friuli Venezia Giulia” – Relazione scientifica conclusiva a cura di F. Miceli (2004). Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine,   46 pp.

Territorio di produzione: Le vallate interne della Carnia, in provincia di Udine. In particolare: Val Pesarina (comune di Prato Carnico e frazioni).

Speck d’oca PAT Friuli Venezia Giulia

La parte più ricercata dell’oca per i latini era il grosso fegato chiamato “ficatum”: aggettivo che attraverso trasformazione fonetiche prenderà il posto di jecor, fegato appunto. Le fortune dell’oca proseguiranno nell’economia rurale del medioevo fino ai giorni nostri. “Nella Civica Biblioteca Joppi di Udine si conserva, in un manoscritto del XIV secolo, un disegno a…

Continua a leggere
Fagioli borlotti di Carnia PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto ovale o quasi tondo, screziato o striato di rosso o viola sull’intera superficie. Lunghezza media del baccello: 20 – 22 cm, con normalmente internamente 8-9 semi. I più comuni sono i fagioli identificati con l’appellativo di “borlotto Carnia”, frutto di selezioni naturali e autoctone che durano da moltissimi decenni. Essendo il fagiolo una pianta…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *