Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Stringa
Il fagiolo serpente è un fagiolo in erba di colore verde scuro, con una forma particolarmente allungata e dal sapore acidulo.Il legume assomiglia molto al fagiolo dall’occhio, piccolo, con la macchia nera all’ilo, ma di colore rossastro. Si produce da fine giugno a fine agosto. Si semina a fine maggio-inizio giugno generalmente a file, con distanza sulla fila di 10-15 cm. Pianta ad accrescimento indeterminato, richiede il sostegno o le reti da pisello. Si adatta a diversi tipi di terreno. Produce fiori violacei a grappoli di 2-3-4 e baccelli fini, lunghi e dritti, di colore verde scuro, dal diametro di circa 4-5 mm. I baccelli, attaccati a grappoli di 2-3, maturano spesso contemporaneamente (almeno 2 su 3). Si raccolgono i baccelli quando sono lunghi circa 50 cm. Poco suscettibile agli afidi, è invece molto facilmente attaccato da cimici e farfalline.
Tradizionalità
Baccello molto saporito, dal sapore erbaceo, pungente. Si cucina in umido, lesso in insalata ecc. Non fa il filo e non si vuota. I legumi sono diversi dal fagiolo serpente più comune, che è più grosso e ha colore verde più chiaro. Per la riproduzione del seme si lasciano crescere i baccelli sulle impalcature più basse fino a 1 m di lunghezza e si raccolgono i semi.
Produzione
Viene prodotto per consumo familiare e per ristretti circuiti commerciali.Nella provincia di Firenze è stata individuata un’unica azienda di rilievo che produce esclusivamente seme per le aziende orticole toscane. Il seme di questo ortaggio è reperibile anche presso i consorzi e le cooperative, ma non vi è la certezza che sia seme puro, non ibrido. I dati forniti dal Mercafir parlano di 70 quintali di introdotto locale nell’anno 2000. Nella provincia di Arezzo, nel Valdarno e nel Pratomagno, le aziende produttrici sono una decina e ne producono circa 20 quintali.
Territorio interessato alla produzione:
Province di Firenze e Arezzo.
Patata di Santa Maria a Monte PAT Toscana
Questa patata, nel territorio comunale di Santa Maria a Monte, zona tradizionalmente vocata alla coltivazione di questo tubero, esprime al meglio i propri caratteri produttivi poiché si adatta in modo ottimale alle locali condizioni pedo-climatiche. La pianta presenta steli poco numerosi, alquanto grossi, di color verde chiaro con infiorescenze piccole a fiori bianchi. Il tubero…
Farina di castagne di Prato PAT Toscana
La tradizionalità del prodotto è legata alle caratteristiche organolettiche delle castagne determinate dalle cultivar locali, alla tecnica di essiccazione nei caratteristici seccatoi e alla molitura con impiego di macine in pietra. Un proverbio dice “Castagna minuta il caniccio l’aiuta”, cioè le castagne piccole si seccano più facilmente e sono ottime per la farina, mentre quelle…
Lombo senese PAT Toscana
Ha una forma allungata e pezzature che variano fra 1,5 e 3 kg. Il lombo, prelevato da suini macellati tra i 12 e i 15 mesi, viene rifilato e salato su assi di legno. Si procede quindi alla dissalatura del prodotto e, dopo un periodo di riposo in cella frigorifera, alla pepatura, sempre su assi…