NOME COMUNE: Farfaraccio
NOME SCIENTIFICO: Petasites hybridus L.
FAMIGLIA: Composite
NOMI POPOLARI: Barbaz, Petasite, Petrasita, Cavolaccio, Tossilagine maggiore, Lampazzo, Barde, Erba per la tegna, Bàrdano domestico, Lavassa.
NOMI STRANIERI:
- (Eng) Butterbur
- (Fra) Pétasite hybride
- (Ger) Gemeine pestwurz
- (Esp) Petasita
DESCRIZIONE E STORIA
DESCRIZIONE BOTANICA
Portamento: eretto, con fusto cavo e caratterizzato da scaglie. Può raggiungere 1 m di altezza.
Foglie: verdastre, nella parte inferiore lanuginose. Di forma ovato-cordata e con il margine irregolarmente dentato. Il loro sviluppo avviene dopo la fioritura.
Fiori: di colore rosa e riuniti in spighe. Fioriscono in primavera.
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI:
Il nomignolo “Petasites” deriva dal greco “Petasos”, nome con il quale si indicava un cappello la cui forma ricordava le foglie cuoriformi di questa pianta.
NOTE: non note.
DOVE SI TROVA
HABITAT: Si trova spesso in zone umide come le sponde di fiumi e ruscelli. Diffusa dalla montagna alla pianura. Si riconosce il Farfaraccio con molta facilità grazie alla dimensione delle foglie, e alla pagina inferiore più chiara (verde-grigio) delle stesse.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: Si raccolgono le foglie e i fiori in primavera, le radici si possono raccogliere in primavera oppure in autunno.
UTILIZZO
PARTE UTILIZZATA: Foglie, fiori e radici
COME SI USA IN COSMETICA: Le foglie possono essere usate per fare una maschera viso in caso di arrossamenti e irritazioni oppure per un’azione purificante sulla pelle.
COME SI USA IN CUCINA: Non trova nessun particolare impiego.
PROPRIETA’ E BENEFICI
PRINCIPALI COMPONENTI
- Mucillagini
- Alcaloidi pirrolozidinici
- Olio essenziale e resine
- Petasina (che sembra avere buone proprietà)
- Flavonoidi
- Tannini
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà benefiche del Farfaraccio sono:
- Antinfiammatorio
- Spasmolitico
- Decongestionante
- Ipotensivo
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcuni utilizzi, quando assumerlo e la posologia.
Per uso esterno: si utilizzano le foglie fresche, intere o opportunamente tritate per impacchi su piaghe e infiammazioni della pelle.
Per uso interno: l’infuso viene usato in caso di tosse come espettorante e lenitivo dei bronchi (ad oggi sostituito da piante più efficaci e sicure).
RIMEDIO NATURALE PER:
A cosa serve? Utile come rimedio naturale in caso di:
- Tosse ed infiammazioni bronchiali
- Infiammazioni e bruciature sulla pelle
- Asma bronchiale
- Sinusite
- Disturbi del tono muscolare e nervoso di stomaco ed intestino
- Dismenorrea
CONTROINDICAZIONI: Evitare l’uso in gravidanza ed allattamento. Evitare l’assunzione per lunghi periodi in quanto può dare epatotossicità, data dalla presenza degli alcaloidi pirrolozidinici. L’uso del Farfaraccio in fitoterapia è stato sostituito dall’uso di altre piante officinali più sicure ed efficaci.
Una pianta officinale è un organismo vegetale usato nelle officine farmaceutiche o erboristiche per la produzione di specialità medicinali.
Sono considerate piante officinali piante medicinali, aromatiche e da profumo inserite negli elenchi specifici e nelle farmacopee dei singoli paesi. Il numero e il tipo di piante officinali varia da paese a paese a seconda delle tradizioni. Il più comune utilizzo di piante officinali è quello di correttori del gusto: molti farmaci o preparati farmaceutici hanno originariamente un gusto sgradevole, che quindi viene “corretto” con l’aggiunta di sostanze di origine vegetale.