Farina dolce di Granaglione, farina d’ castaggne PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

La farina dolce di castagne è ottenuta mediante la macinazione dei frutti secchi in mulino con macine in sasso azionate ad acqua. La farina viene successivamente confezionata in sacchetti di carta per la commercializzazione. Le castagne fresche vengono raccolte ed essiccate in un fabbricato chiamato “caniccio” dove rimangono per 30-40 giorni in cui viene alimentato costantemente il fuoco ottenuto assolutamente da legno di castagno e bucce, zanza dell’anno precedente; successivamente le castagne, quando sono ben secche, vengono sbucciate, vallate e macinate.

Tradizionalità

Il castagno, fornitore di un alimento di primaria importanza, diventa “albero del pane” destinato a sfamare intere popolazioni dell’Appennino e non solo. Anche nell’Alta Valle del Reno si diffonde la coltivazione della “Castanea Sativa”. La storia degli insediamenti dei castagneti in questi territori non è certa, si può desumere sia stato introdotto da centinaia d’anni come ci insegna anche lo sviluppo di alcune piante pluricentenarie che ancora sopravvivono alla campagna del tannino. Attorno al 1920, infatti, nella zona fu insediata una fabbrica per la produzione di tanninoricavati dalla distillazione del legno dei castagni.

A Granaglione è rimasto un mulino dei primi del’700 che è stato ripristinato e messo in funzione.

Territorio di produzione

Territorio della Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, Comune di Granaglione, per la fascia compresa fra i 300 m.s.l.m. ed i 900 m.

Basotti PAT Emilia Romagna

Si tratta di pasta fresca fatta in casa del tipo “tagliolini”, cotti in brodo e ripassati in forno con l’aggiunta di formaggio, pane grattugiato e brodo fino a completa essiccazione di quest’ultimo. Si dispongono a strati i tagliolini precedentemente ammollati nel brodo in una larga teglia di rame riempita di brodo. Si cuociono a forno…
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Lumache fritte PAT Emilia Romagna

Lumache, strutto, aglio, salvia aceto. Finita la spurgatura, lavate bene le lumache in acqua fredda, poi mettetele a bollire per circa un’ora, in modo da poter togliere facilmente il guscio aiutandovi con una forchetta. Dopo aver tolto guscio e intestino mettete ciò che resta delle lumache in acqua con aceto e sale, poi scolatele bene….
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