Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
Dopo essere state abbrustolite, le mandorle vengono tritate e amalgamate insieme agli altri ingredienti. La pasta ottenuta, che deve risultare morbida e compatta, viene manipolata in cordoni di pasta dello spessore approssimativo di un dito. Tali cordoni vengono tagliati in pezzetti della misura di un acino di fava e appiattiti con la lama del coltello. E’ possibile fargli l’occhio con la cioccolata. Vengono poi allineati in una lastra unta e infarinata ed infornati ad una temperatura di 150° C per circa 30 minuti.
A cottura ultimata le fave dei morti assumono una colorazione dorata. Prima di consumarle aspettare circa un paio d’ore che si raffreddino. Le fave dei morti si mantengono a lungo.
Ingredienti: mandorle tritate finissime, zucchero, farina, uova, cannella in polvere, strutto fuso, acqua calda.
In provincia di Ascoli Piceno è tipico aggiungere la scorza di limone grattugiato e canditi, mentre nell’entroterra anconetano spesso si aggiunge il rum. Forma approssimativamente circolare, appiattita. Colore dorato, di consistenza dura e compatta.
Tradizionalità
Riferimenti bibliografici:
- B. Muzi, A. Evans, La Cucina Picena, Franco Muzzio Editore, “Fino ad una trentina di anni fa era di costume ai funerali offrire agli ospiti la colazione. Poiché venivano a digiuno per poter ricevere la comunione durante il servizio funebre, venivano offerti loro fragranti maritozzi appena sfornati, bicchierini di vermuth e le fave”.
- Comunità Montana Alta Valle dell’Esino, Antologia della cucina popolare, Fabriano 1986.
Territorio di Produzione
Intero territorio regionale
Sapa PAT Marche
Diffuso in tutta la Regione già dal 1600, è uno sciroppo dolce ottenuto da lenta e prolungata bollitura del mosto, generalmente di uve bianche. Le uve vengono pigiate e il mosto così ottenuto viene messo in recipienti di rame o acciaio a contatto del fuoco fino a ottenere una evaporazione del liquido di circa i…
Il gobbo di Trodica PAT Marche
Una delizia degli orti marchigiani è il gobbo di Trodica: il gigante degli ortaggi visto che la pianta può pesare tranquillamente 8-10 chili. Oltre che a Trodica di Morrovalle, questo stretto parente del carciofo (appartiene alla varietà botanica “attilis D.C.” della stessa specie del carciofo, la “Cynara cardunculus L.”) è diffuso nel comune di Macerata…
Carne del cavallo del Catria PAT Marche
La carne di cavallo del Catria è ricavata prevalentemente da puledri (macellati preferibilmente da circa 6 mesi a 18-20 mesi) appartenenti alla razza “Cavallo del Catria”, originaria dell’omonimo gruppo montuoso del Catria (zona dorsale centro-appenninica e zone collinari limitrofe). Il cavallo del Catria, discende dai cavalli originariamente utilizzati per il lavoro, tiro leggero o sella…