Fave dei morti PAT Umbria

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Umbria

Dolcetti secchi alle mandorle di forma ovale.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Ingredienti:

  • mandorle dolci e mandorle amare
  • albume d’uovo
  • zucchero
  • buccia di limone grattugiata

Lavorazione: si spellano le mandorle dopo averle scottate in acqua bollente, si tostano e si tritano finemente. Si impastano (a mano o in impastatrice) le mandorle con gli albumi d’uovo lo zucchero e la buccia grattugiata di limone, si formano delle palline che vengono leggermente schiacciate a forma ovale, si sistemano in teglie da forno unte e spolverate di farina, si cuociono in forno a 180°C per circa 10/15 minuti.

Conservazione: il prodotto fresco va conservato ad una temperatura di circa 6°/8° C per 2/3 giorni al massimo.

Tradizionalità

“E’ da sempre che si ricorda, qui in Umbria, ma in particolare nella Valnerina, l’uso di questa pastarella nei giorni dedicati al ricordo dei nostri defunti. C’è chi dice che si tratterebbe dell’antichissima tradizione di fornire di un dolce viatico l’anima che s’avvia verso il percorso senza ritorno. Un fatto però è certo; sino a qualche anno fa nel giorno dedicato ai morti, lungo le strade verso i cimiteri, c’erano sempre numerose bancarelle con sopra ammontonati chili delle famose pastarelle, le quali, più che ai morti, erano gustosa soddisfazione per i vivi”.

  • CORSI Guglielma, Un secolo di cucina umbra, Tip. Porziuncola, Assisi, 1966;
  • CORSI Guglielma, Un’amica in cucina per voi giovani, Ed. Duomo, Perugia, 1974;
  • MENICHETTI P.L., MENICHETTI PANFILI L., Vecchia cucina eugubina, Truvium Ed., 1984, III edizione;
  • ROSSI Remo, Ricettario dell’Antica Tradizione Gastronomica dell’Umbria – Anno 2000, Associazione Gastronomica dell’Umbria, 2000);
  • COPPINI Remo, Umbria a tavola – aneddoti, folclore, tradizioni, usanze e… ricette, Ed. Guerra, Perugia, 1983
  • CATANELLI Luigi, Usi e costumi nel Territorio Perugino agli inizi del ‘900, Edizioni dell’Arquata, 1987

Ricorrenze: Novembre: periodo delle festività dei Morti e di Ognissanti

Territorio interessato alla produzione: Provincia di Perugia

Ventresca o pancetta PAT Umbria

La ventresca tesa viene stagionata senza essere arrotolata, infatti, come detto prima la cotenna non è stata tolta. La ventresca è indicata per antipasti, per soffritti e sughi, “all’amatriciana” e alla carbonara

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