Filetto di Leonessa PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio

Il filetto di Leonessa presenta forma parallelepipeda e colore interno bianco roseo screziato di rosso. Per la sua preparazione la materia prima deriva da suini nazionali pesanti alimentati a secco. Entro 24 ore dall’arrivo della mezzena viene effettuato il sezionamento dei tagli, mantenuti poi in cella frigo. Scelto il taglio idoneo, ossia il filetto, si procede alla salatura con sale e l’immersione per 18 ore nel vino arricchito con pepe. Successivamente viene effettuata la speziatura sempre con il pepe, un lavaggio con successiva asciugatura e la stagionatura in locale specializzato a 13-15°C per 2 mesi.

Elementi di tradizionalità del processo produttivo

La tradizionalità del filetto di Leonessa è legata al tipo di materia prima utilizzata, che deriva da suini pesanti alimentati a secco, e soprattutto alla tacnica della speziatura con pepe nel vino all’interno di botti di legno. Inoltre la stagionatura viene effettuata in locali storici.

Storia tradizionale del Prodotto

Leonessa vanta una tradizione secolare nell’allevamento del maiale e nella lavorazione di carni porcine. Ogni parte del maiale è utilizzata al meglio, come era consuetudine di tutte le famiglie contadine soprattutto quelle delle zone montane. (R. Lorenzetti, R. Marinelli, Il ciclo del maiale in Sabina, in BRADS, Estratto n. 9, Cagliari, 1979-80). Nei secoli XV-XVI, qui, fioriscono le industrie, principalmente quella laniera, ma quando l’arte della lana volge al declino fioriscono altre attività quali la lavorazione di carni suine e dei latticini, La tradizione della lavorazione delle carni di suino è stata mantenuta nel tempo dall’azienda esaminata per il censimento che è attiva fin dal 1947 con un laboratorio sito in Roma e successivamente trasferita nel 1963 a Leonessa.

AREA DI PRODUZIONE

Leonessa (RI)

Ventricina Olevanese PAT Lazio

Salume di grosso calibro che presenta forma a palla o tendente all’ovale, il cui peso varia a seconda delle diverse pezzature e del tipo di budello utilizzato: tra 500 g – 1 kg e 3-5 kg. La Ventricina Olevanese si ottiene dalla lavorazione delle parti nobili del maiale, prosciutto e spalla per la componente magra,…

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Pomodoro corno di toro PAT Lazio

Il Pomodoro corno di toro presenta una caratteristica forma allungata, generalmente di 14-16 cm che termina a punta leggermente ricurva, da cui deriva il nome Corno di Toro. La buccia è molto sottile ma croccante e presenta colore rosso vivo. La polpa è compatta. Ogni bacca presenta una piccola cavità interna con poco seme. Caratteristica…

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Cuzzi di Roviano PAT Lazio

Pasta fresca, lavorata a mano e dal caratteristico taglio tipo strozzapreti, tonnarello o alla chitarra. Le farine miscelate sono: grano tenero, grano duro, granturco (in quantità variabile), con aggiunta di acqua e uova intere.

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