Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Finocchietto Selvatico – Mata faua
Il finocchietto selvatico appartiene alla famiglia botanica delle Ombrellifere, il suo nome scientifico è Phoeniculum vulgare; è una pianta poliennale, con un unico ceppo, dal quale si dipartono circa due tre steli di altezza variabile a seconda del terreno e dell’umidità disponibile; il colore degli steli freschi è verde lucente, poi grigio quando seccano. L’infiorescenza, primaverile, ad ombrella presenta dei piccoli fiori gialli da cui si formeranno i semi di colore grigio scuro, di forma allungata con dimensioni di circa 2.5x1mm
È una pianta usata, nella tradizione sarda agroalimentare, prevalentemente come condimento, di essa si usano sia gli steli allo stato fresco che i semi. Gli steli freschi, raccolti e puliti con un panno umido, vengono tagliati in porzioni di circa 5 -10 cm. e subito utilizzati. Le infiorescenze, sono raccolte a fine estate, sfregate tra le mani per separarne i semi che successivamente vengono ventilati manualmente per allontanare i residui dell’infiorescenza, quindi poggiati su teli di cotone si lasciano essiccare all’aria (non direttamente al sole) e si conservano in contenitori di latta o vetro a chiusura ermetica. Il condimento allo stato fresco trova utilizzo nella preparazione delle olive in salamoia, per aromatizzare l’acquavite, per la preparazione della favata, per insaporire minestre; mentre i semi conservano e aromatizzano la salsiccia sarda e la pancetta in alcune zone della Sardegna.
Tradizionalità
Testimonianze verbali e pratiche d’uso della tradizione gastronomica sarda.
Territorio di produzione: Intera regione Sardegna
Greviera di Ozieri PAT Sardegna
Testa in cassetta PAT Sardegna
La testa del maiale viene tagliata a pezzi e fatta bollire, quindi si eliminano le ossa, si taglia la carne a
pezzi e la si condisce con sale, pepe, aglio. Pulire lo stomaco del maiale e, con la carne così condita, riempirlo e chiuderlo con lo spago per alimenti, quindi farlo bollire.