Avvicinandosi all’Europa centrale e occidentale le foreste di conifere si confondono sempre più con alberi caducifogli come il faggio Fagus sylvatica e la quercia Quercus spp., che alla fine diventa la specie dominante.
A differenza delle foreste boreali, le foreste temperate hanno per loro natura un sottobosco straordinariamente ricco. Le piante selvatiche crescono in abbondanza sotto lo strato fogliare, sfruttando il nutrimento dato dalle foglie in decomposizione e la maggiore luce che penetra nel manto forestale prima che gli alberi mettano le foglie.
Chiunque in primavera abbia passeggiato in una foresta tappezzata di campanule, aglio orsino o anemone dei boschi si ricorda sicuramente di questo incantevole paesaggio.
Sono presenti anche rare orchidee come la scarpetta di Venere Cypripedium calceolus, così come varie specie di picchi che si nutrono della moltitudine di insetti e coleotteri che abitano il bosco. Altri uccelli tipici delle aree boschive sono il raro gallo cedrone Tetrao urogallus, presente anche nelle foreste boreali, la balia dal collare Ficedula albicollis e il codirosso Phoenicurus phoenicurus.
Le foreste temperate accolgono anche il fantomatico gatto selvatico Felis silvestris, che, per molti versi, assomiglia al gatto soriano di cui si pensa sia antenato. Benché raramente avvistato è ancora relativamente diffuso in ampie zone forestali seminaturali.
In passato anche il bisonte europeo Bison bonasus era onnipresente, ma nel XX secolo questo maestoso animale è stato cacciato fino all’estinzione. Le poche popolazioni oggi presenti allo stato brado discendono da individui allevati in cattività e successivamente reintrodotti in natura.
FONTE @NATURA 2000 – Proteggere la biodiversità in Europa
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