Foscolo ed il Neoclassicismo

Ugo Foscolo (1778-1827) è considerato una figura centrale del neoclassicismo italiano, sebbene nella sua opera convivano elementi neoclassici e preromantici. Foscolo incarnò i valori neoclassici attraverso la sua ammirazione per l’antica Grecia e Roma, manifestata nella tensione etica, nell’amore per la patria, e nell’interesse per l’eroismo e la gloria eterna. La sua concezione di arte e letteratura, ispirata a ideali classici, rappresenta un punto d’incontro tra razionalità, perfezione formale, e passioni profonde che anticipano il Romanticismo.

Ritratto di Ugo Foscolo (particolare), olio su tela, opera di François-Xavier Fabre, 1813, prima versione (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)
Foscolo e l’ideale neoclassico

Foscolo, nato a Zante (allora parte della Repubblica di Venezia), visse un’epoca segnata dalla diffusione dell’ideale neoclassico, che mirava a riprendere i valori estetici e morali dell’antichità. Nei suoi scritti, in particolare in “Le Grazie”, Foscolo esprime la sua venerazione per la bellezza e l’armonia classica, attraverso una poesia che esalta l’arte e la cultura come eterni portatori di valori.

Opere principali e caratteristiche neoclassiche
  • “Le Ultime lettere di Jacopo Ortis”: Sebbene considerato un romanzo epistolare che anticipa elementi romantici, è fortemente influenzato dall’ideale classico dell’eroe in lotta con il destino e dall’amore per la patria. Il protagonista Jacopo Ortis incarna l’eroe fiero e idealista, incapace di accettare compromessi, simile agli eroi tragici della Grecia antica.
  • “Dei Sepolcri”: Quest’opera rappresenta l’apice della riflessione neoclassica di Foscolo sul culto dei grandi uomini e l’importanza della memoria. In questo carme, Foscolo esplora la funzione morale e sociale del sepolcro, ispirandosi alla tradizione classica. Il tema della gloria immortale e dell’influenza dei defunti sui vivi rispecchia l’ammirazione per l’antichità e il legame fra presente e passato.
  • “Le Grazie”: Foscolo esprime un ideale di bellezza e armonia che riflette il modello classico di perfezione. L’opera, rimasta incompiuta, celebra le tre Grazie come simbolo di purezza e amore per l’arte, qualità che Foscolo considerava essenziali per superare il materialismo della società contemporanea.
Eredità e influenza

Foscolo è stato fondamentale nel traghettare la letteratura italiana dal Neoclassicismo al Romanticismo. Attraverso la sua celebrazione della bellezza ideale e la riflessione sulla gloria e sull’immortalità, ha lasciato un’impronta profonda nella cultura italiana, esortando alla ricerca della perfezione morale e artistica, che per lui erano strumenti di elevazione personale e sociale.

Sabatini Andrea

Andrea Sabatini (1480 ca. – 1530 ca.), noto anche come Andrea da Salerno, è stato un pittore italiano del Rinascimento, attivo principalmente nella regione della Campania. È considerato uno dei principali seguaci della scuola di Raffaello Sanzio nell’Italia meridionale, portando lo stile rinascimentale romano nelle sue opere.

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Il doriforo di Policleto

L’opera venne realizzata nel periodo in cui l’artista era attivo nel Peloponneso e raffigura probabilmente Achille con la lancia. Per realizzarla Policleto procedette a una serie di misurazioni di giovani fino ad arrivare a trovare un modulo matematico, che legasse le varie parti anatomiche.

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Itinerari culturali / Ultima Cena di Andrea del Castagno

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