Fragola di Romagna PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

L’area di produzione della “Fragola di Romagna” comprende il territorio di Imola (provincia di Bologna), Bertinoro, Cesena, Cesenatico, Forlì, Forlimpopoli, Gambettola, Gatteo Mare, Longiano, Meldola, Montiano, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone, S. Mauro Pascoli (provincia di Forlì), Cervia, Ravenna (provincia di Ravenna), Bellaria, Cattolica, Coriano, Igea Marina, Misano Adriatico, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Santarcangelo di Romagna (provincia di Rimini).

La “Fragola di Romagna” è caratterizzata da un elevato profumo, da sapore dolce e da una buona consistenza del frutto. La coltura della fragola è attuata in aree tradizionalmente vocate, ove le caratteristiche pedoclimatiche rendono ottimale la produzione di “Fragola di Romagna”. In particolare, le condizioni climatiche contribuiscono ad esaltare le caratteristiche genetiche della pianta e la qualità dei frutti. Per quanto riguarda le condizioni tecnico-colturali, gli impianti possono essere sia in pieno campo, che in coltura protetta.

Tradizionalità

In Romagna la coltura della fragola si è sviluppata fortemente a partire dal secondo dopoguerra. Risale al 1961 il primo Convegno Nazionale della Fragola, anno in cui l’Emilia-Romagna era la leader a livello nazionale di questa coltura. Allora i fragoleti erano a pieno titolo inseriti nel paesaggio rurale dell’entroterra. A Gambettola si tiene ormai da ventotto anni la “Sagra della fragola”.

Referenze bibliografiche

  • È del 1961 il primo Convegno Nazionale della Fragola.

Cardi in umido PAT Emilia Romagna

Cardo fresco cotto in salsa di pomodoro. Dopo aver ripulito i cardi delle punte, dei filamenti e del torsolo, si tagliano le costole a pezzi di 4-5 cm e si immergono in acqua acidulata con succo di limone, così non anneriscono. In una casseruola (preferibilmente di coccio) ampia, soffriggere il pesto di lardo, al quale aggiungere i…

Continua a leggere

Tortellacci di carnevale PAT Emilia Romagna

Mettere ad ammorbidire le castagne in acqua fredda o tiepida, lasciandole così per tutta una notte. Il giorno dopo lessarle, facendole cuocere molto bene, poi passarle al setaccio, unire al composto il cacao, il caffè, lo zucchero, la marmellata di amarene e tanto pane grattugiato (ben seccato nel forno) sino ad ottenere un impasto piuttosto…

Continua a leggere

Spinaci alla romagnola PAT Emilia Romagna

Spinaci, soffritto, uva secca (passa). Lessateli solo con l’acqua che contengono e dopo averli scolati metteteli in un soffritto di olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe, lasciandoli interi, regolate di sale e pepe, aggiungete l’uva passa, spolverizzate con poco zucchero, mescolate più volte con un cucchiaio di legno e terminate la cottura. Serviteli caldi, come contorno a piatti…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *