Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
città di Napoli, esteso a tutta la regione
Descrizione
Rustico a base di patate schiacciate con latte ed uova, con ripieno di prosciutto cotto, salame, formaggio pecorino, provola, fiordilatte, o altri formaggi.
Foto di tavolartegusto.it
Descrizione delle metodiche di lavorazione
Si lessano le patate intere in acqua salata, preferendo quelle a pasta gialla, compatte; una volta lessate, si sbucciano e si passano nell’apposito attrezzo (schiacciapatate). Si aggiungono latte, uova preventivamente sbattute, parmigiano o pecorino grattugiati, noce moscata, pepe, e si impasta con le mani; si pone l’impasto in una teglia da forno precedentemente imburrata; dopo il primo strato si pone un ripieno, tagliato a dadini, di prosciutto cotto, salame tipo Napoli, scamorza o caciocavallo, o ancora provola affumicata o fiordilatte, ponendoli in questo caso tagliati a dadini per dodici ore in frigorifero, ad asciugare. Si ricopre lo strato di salumi e formaggi con altro impasto di patate, si pongono abbondante pangratto, formaggio grattugiato, fiocchetti di burro sulla superficie superiore, spennellando con rosso d’uovo sbattuto, e ponendo in forno caldo.
Osservazioni sulla tradizionalità
Tipico “piatto unico” estremamente nutriente, e di buona serbevolezza anche a temperatura ambiente; il termine deriva dal francese “gateaux” che sta per dolce, torta di cui effettivamente il gattò di patate, pur essendo salato, riproduce la forma.
Territorio interessato alla produzione
Città di Napoli e della provincia
Scanata del Sannio PAT Campania
La metodologia di produzione è ampiamente diffusa in tutte le aree rurali del Sannio; alcuni fanno risalire l’etimologia della parola scanata dal greco ìscanan = raffreddare; in realtà sembrerebbe più logica la derivazione della parola scanata dalla contrazione di scanestrare, quindi “estrarre dal canestro” dato che proprio questa fase viene definita dai panificatori come “scanare”.
Turcinegliu PAT Campania
Secondo la tradizione più antica le patate, peraltro ampiamente coltivate nelle zone di alta quota del Matese, sono state aggiunte di recente alla ricetta. In origine, quindi, l’impasto era di sola farina, lievito madre e acqua. Il periodo di preparazione coincide con le festività natalizie, durante le quali, per i braccianti e i contadini poveri,…
Salsiccia sotto sugna di Vairano Patenora PAT Campania
La tradizione più autentica vuole che la sauciccia venga conservata sotto sugna in appositi caratteristici vasi di terracotta smaltata, fabbricati da artigiani ancora attivi a Cascano, nei pressi di Sessa Aurunca, e a Calvi Risorta. La sauciccia tradizionale Vairanese viene prodotta nei mesi invernali, tra dicembre e febbraio, con tagli di carne suina di prima…