Il 20 maggio 2021 si celebra la quarta Giornata mondiale delle api. Nata il 18 ottobre 2017 per volontà dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il World Bee Day punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api e di altri impollinatori. Allo stesso tempo, questa giornata è anche un’opportunità per esperti, politici, economisti e pubblico per definire attività specifiche che garantiscano la sopravvivenza delle api.
Per l’occasione il Wwf si mobilita per rilanciare la raccolta delle firme in difesa delle Strategie Ue “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” che fissano importanti obiettivi per la conservazione delle api e altri insetti impollinatori, come la riduzione del 50% dei pesticidi, la creazione di aree per la tutela della biodiversità nel 10% delle aree agricole e il 25% di superficie agricola certificata in biologico entro il 2030. “Due Strategie oggi sotto attacco da parte delle lobby dell’agrochimica – scrive il Wwf – che contestano la transizione ecologica voluta dalla Commissione Europea”.
Gli alveari sono sempre più vuoti e il loro declino mette a rischio frutta e verdura. Ma ora si moltiplicano le iniziative per tutelarle. Per gli esperti serve un cambio di rotta: meno pesticidi e azioni concrete contro il cambiamento climatico
“L’impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla Natura per il benessere umano e per la nostra economia”
Franco Ferroni, Responsabile Agricoltura & Biodiversità del Wwf Italia
L’88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati.
Le sole api selvatiche sono oltre 20.000 specie di animali, da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato in svariati miliardi di Euro
É importante raggiungere l’obiettivo di 1 milione di firme per fare sentire in Europa la voce dei cittadini che chiedono norme più severe per l’uso dei pesticidi e l’eliminazione delle sostanze chimiche riconosciute dannose per le api e gli altri impollinatori, come i tristemente noti neonicotinoidi. Le Strategie europee presentate proprio il 20 maggio dello scorso anno infatti, vanno nella giusta direzione ma vanno difese da chi per propri interessi vorrebbe indebolirle e rendere i loro obiettivi non vincolanti per gli Stati membri”.
Una importante decisione per garantire la tutela degli impollinatori è prevista proprio oggi in Parlamento con la discussione del Ddl n.988 relativo alle “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, che potrebbe diventare finalmente Legge dello Stato, proprio nel giorno dedicato alle api. L’approvazione definitiva di questa Legge per l’agricoltura biologica può segnare una svolta per la transizione ecologica della nostra agricoltura dotando il nostro Paese di uno strumento normativo importante per l’attuazione del Piano di Azione europeo per il biologico presentato dalla Commissione UE il 25 marzo scorso.
Il termine per la raccolta delle firme in difesa delle api domestiche e selvatiche ed altri impollinatori scadrà a settembre e il WWF invita tutti i cittadini italiani a partecipare all’ICE “Salviamo Api e Agricoltori” chiedendo all’Unione Europea un’agricoltura senza pesticidi ed una Politica Agricola Comune più sostenibile, amica delle api. Tutti i cittadini possono partecipare facendo sentire la loro voce in difesa degli impollinatori.
Fonte @Wwf Italia
Biodiversità Gli ultimi cinquant’anni sono stati un periodo di cambiamenti senza precedenti
Le conseguenze sulla biodiversità furono altrettanto drammatiche. I nuovi sistemi di produzione agricola lasciavano poco o nessuno spazio alla natura e in molte parti d’Europa preziosi habitat naturali e seminaturali furono sistematicamente bonifi cati e arati per fare spazio ai terreni agricoli. Vennero inoltre distrutti importanti elementi paesaggistici quali siepi di arbusti, stagni e macchie…
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In Europa vivono cinque grandi carnivori: il lupo Canis lupus, l’orso bruno Ursus arctos, il ghiottone Gulo gulo, la lince Lynx lynx e la lince pardina Lynx pardinus. Sono tutti grandi predatori che hanno bisogno di ampi spazi per vivere, cacciare e crescere i cuccioli.