Turbine fino 20 MW e piattaforme galleggianti
Gli Stati Uniti, precisamente il National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’Energia fa sapere il loro interesse ad espandere questa tipologia di impianti nei prossimi anni in abbinamento a nuovi livelli tecnologici ed economici.
Una delle tecnologie più interessanti per la produzione su grande scala di energia elettrica pulita è quella eolica, più nel dettaglio quella installata offshore ovvero in mare lontano dalla costa. Gli Stati Uniti, precisamente il National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’Energia fa sapere il loro interesse ad espandere questa tipologia di impianti nei prossimi anni in abbinamento a nuovi livelli tecnologici ed economici.
Questo grafico illustra varie profondità dell’acqua e i tipi di piattaforme che funzionano meglio in quelle profondità”L’eolico offshore, con un potenziale di capacità di generazione di elettricità domestica di oltre 2.000 GW, potrebbe fornire elettricità sufficiente per soddisfare le esigenze di tutti gli Stati Uniti due volte. Le tendenze attuali indicano che possiamo rendere questi sistemi affidabili e competitivi intermini di costi, posizionando l’eolico offshore per espandere e diversificare il portafoglio statunitense di risorse energetiche rinnovabili” ha precisato NREL.
Il settore dove gli Stati Uniti potrebbero ottenere i migliori risultati è quello di sfruttare le zone ventose dove il mare è profondo oltre i 60 m, che rappresentano circa il 58% dei siti eolici del paese. Per fare ciò è necessario lo sviluppo piattaforme sulle quali installare il palo e relativa turbina che necessariamente siano galleggianti, l’altra questione è quella di ottenere la massima performance in termini di produzione di energia elettrica da ogni singola postazione.
“In appena un paio d’anni, i prezzi offshore sono scesi da $ 200 per MWh a circa $ 75 per MWh, mentre i rotori delle turbine sono cresciuti in dimensioni fino a 170 m di diametro con una capacità media fino a 9,5 MW. Solo con l’innovazione continua e le nuove strategie, l’eolico offshore può superare sfide che vanno dalla dimensione e complessità del sistema a turbina all’integrazione della rete su scala di utilità, impatti ambientali e gli effetti del blocco della scia eolica, delle condizioni meteorologiche e oceaniche”.
NREL
Vi abbiamo già parlato qui della turbina Siemens da 15 MW e con diametro da 222 m, nuovo punto di riferimento del settore, ma l’obiettivo che vuole raggiungere il Dipartimento dell’Energia Statunitense è quello di poter avere a disposizione turbine fino 20 MW installabili su piattaforme galleggianti.