– L’importanza dell’acqua
Gli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee (GDE) sono presenti in diverse aree, dalle valli di alta montagna ai fondali oceanici, compresi anche i deserti. Le acque sotterranee alimentano il flusso di base di fiumi e torrenti; si tratta di una fonte essenziale di acqua da cui dipende il rischio di prosciugamento di questi corsi durante i periodi di siccità.
Gli ecosistemi terrestri dipendono dalle acque sotterranee in tutti i biomi del mondo in cui le piante possono accedere a esse. Negli ambienti aridi le pozze d’acqua spesso sono alimentate pressoché esclusivamente dalle acque sotterranee, che rivestono quindi un ruolo cruciale per sostenere le complesse reti alimentari degli ambienti più aridi, come ad esempio le savane. Le zone rivierasche, quelle umide e altri corpi idrici superficiali spesso dipendono dalle acque sotterranee.
Inoltre, i GDE svolgono un importante ruolo di sostegno a vantaggio dei servizi ecosistemici essenziali. I GDE acquatici e terrestri costituiscono un habitat per varie specie, sostengono la biodiversità, proteggono da inondazioni e siccità, forniscono alimenti e offrono servizi culturali. I GDE svolgono un ruolo fondamentale nella protezione delle acque di falda dalla contaminazione, assicurando la loro separazione fisica dagli inquinanti, consentendo processi biofisici quali la filtrazione, la biodegradazione e l’assorbimento di sostanze contaminanti, oltreché agevolando e proteggendo la ricarica naturale.
Il benessere comune di acque sotterranee, ecosistemi ed esseri umani può essere rafforzato attraverso la gestione delle acque sotterranee, la gestione congiunta di acque e terreni, le soluzioni basate sulla natura e il miglioramento della protezione degli ecosistemi. Mentre la gestione delle acque sotterranee spesso si concentra sulle acque stesse o sugli acquiferi, è necessario che acque sotterranee ed ecosistemi vengano gestiti congiuntamente al fine di garantire la fornitura dei servizi ecosistemici essenziali.
I cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici hanno un’influenza diretta sulla ricarica naturale delle acque sotterranee in ragione della loro influenza sulle precipitazioni e sulla dispersione delle acque superficiali, ivi compresi corsi d’acqua effimeri, zone umide e laghi. Le proiezioni globali mostrano tuttavia una situazione di notevole incertezza in merito alla portata degli impatti dei cambiamenti climatici sulla ricarica delle acque sotterranee.
Un impatto conosciuto e diffuso dei cambiamenti climatici che influenza la ricarica delle acque sotterranee è l’intensificazione delle precipitazioni. Nelle aree caratterizzate da servizi igienico-sanitari inadeguati, le piogge estreme possono causare il passaggio di sostanze chimiche e di agenti patogeni microbici fecali attraverso suoli poco profondi fino ai livelli delle falde freatiche.
L’innalzamento globale del livello dei mari (SLR nell’acronimo inglese) ha comportato pressoché ovunque l’intrusione di acque marine negli acquiferi costieri. Tuttavia, l’impatto dell’SLR sull’intrusione marina appare limitato se confrontato a quello dei prelievi. Gli impatti dei cambiamenti climatici sulle acque sotterranee potrebbero essere addirittura superiori considerando gli effetti indiretti sulla domanda di acqua per l’irrigazione in ragione dell’aumento dell’evapotraspirazione.
In numerose aree del mondo, affinché le forniture idriche siano in grado di resistere ai cambiamenti climatici sarà necessario attingere non solo alle acque sotterranee, ma anche a fiumi, laghi e altri bacini idrici superficiali. Le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici incentrate sulle acque sotterranee si basano su uno stoccaggio distribuito di queste ultime e sulla capacità degli acquiferi di immagazzinare le eccedenze idriche stagionali o episodiche. Ciò determina una netta riduzione delle perdite per evaporazione rispetto alle infrastrutture convenzionali, quali ad esempio le dighe di superficie.
Lo sviluppo dell’energia geotermica – una fonte di energia sostenibile – svolge un ruolo notevole nella riduzione delle emissioni di CO2. Gli acquiferi più profondi possono essere utilizzati anche per il sequestro e la cattura del carbonio: si tratta del processo di stoccaggio del carbonio al fine di contenere l’accumulo di CO2 nell’atmosfera.