Il burro fà male alla salute?

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Proprietà, valori nutrizionali, calorie

Burro

Il burro accompagna l’uomo in molte fasi della giornata. Alcuni sostengono non faccia bene alla salute altri il contrario.Scopriamo dove sta la verità…
Il Burro è stato spesso oggetto di campagne diffamatorie, a favore invece di altri alimenti complementari come la margarina.
Queste campagne sono andate avanti per anni, aiutate da studi scientifici non troppo veritieri che hanno fomentato la demonizzazione di questo ottimo derivato del latte, consigliando invece degli alimenti puramente chimici non troppo salutari.

Il Burro fa ingrassare – VERO/FALSO

Questa è probabilmente una delle mezze verità che si sentono continuamente riguardo al burro.
Questo alimento, essendo composto dall’83% di grassi, dev’essere consumato nelle dosi adeguate, ossia circa 10 g al giorno.
Questa quantità in termini pratici consiste in un paio di fette biscottate ricoperte di burro e marmellata a colazione e una pastasciutta condita con il burro per pranzo.
Anche esagerando un giorno solo a settimana con i consumi di burro, non si incorre assolutamente in un aumento radicale di peso.
Se si pretende invece di seguire ogni giorno la stessa dieta, consumando burro nei 5 pasti consigliati della giornata, allora logicamente si incorrerà in un aumento di peso graduale e costante.
Questo perché il Burro è un ottimo alimento, ma solo se fa parte di una dieta varia ed equilibrata.

Studi che provano questa tesi sono stati pubblicati negli Stati Uniti da vari ricercatori. Uno di questi, Zemel[1], ha dimostrato che consumando regolarmente dei prodotti lattiero caseari che contengono molto calcio, come il burro appunto che ne contiene ben 25 mg, si favorisce il processo di lipolisi, ossia la degradazione dei grassi contenuti all’interno della cellula, che consiste in poche parole nella diminuzione della massa grassa nel corpo. In un altro studio pubblicato sullo Scandinavian Journal of Primary Health Care[2], si è dimostrato che le persone che hanno partecipato allo studio, durato 12 anni, hanno avuto meno probabilità di diventare obese consumando latte, burro e panna ad alto contenuto di grassi, rispetto a coloro che non hanno consumato latticini con molti grassi, o coloro che ne hanno consumato raramente.

Inoltre, il Burro è formato da acidi grassi a catena corta, che grazie alla loro struttura semplice vengono subito bruciati dall’organismo, invece di depositarsi e formare massa grassa.

Il Burro incrementa il rischio di patologie cardiovascolari. FALSO

Spesso si associa il consumo di Burro all’aumento di infarti e malattie cardiovascolari, ma secondo gli studi effettuati in materia, questo rischio addirittura diminuisce aumentando i consumi di latticini. In uno studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition, si sono incrociati i dati di 16 studi osservazionali sull’ipotesi che i latticini con molti grassi contribuissero all’obesità e al rischio di malattie al cuore, ma si è concluso che le prove non possono avvalorare questa tesi.

Il Burro infatti contiene molti nutrienti utili all’organismo, e in particolare al sistema cardiovascolare, come ad esempio la vitamina A, che protegge la tiroide e le ghiandole surrenali, entrambe utili alla protezione del cuore. Nel Burro inoltre è presente la lecitina, una sostanza che regola in modo adeguato l’assorbimento del colesterolo e degli altri grassi.

Il Burro contiene molto colesterolo, una sostanza molto nociva per la salute.

Il Burro contiene colesterolo nella misura di 250 mg ogni 100 g di prodotto, ossia la dose giornaliera massima di colesterolo che un adulto può consumare in un giorno. Per consumare 100 grammi di burro, dovremmo metterci d’impegno data la quantità esagerata che rappresenta. Consumandone invece 10 g come raccomandano i nutrizionisti, si beneficia di tutti gli effetti positivi che ha il colesterolo sul nostro organismo, come ad esempio quello antiossidante, che aiuta a mantenere in salute le arterie. Il colesterolo inoltre è la base di molte componenti del nostro corpo, come le membrane delle cellule del cervello e gli ormoni.

Il Burro aumenta il rischio di contrarre il cancro. FALSO

Questa diceria si è diffusa negli anni della Seconda guerra mondiale, avvalorata da uno studio secondo il quale si affermava che i grassi saturi del burro causassero il cancro. Ciò che i media però non dissero era che i grassi studiati nella ricerca non erano quelli naturali del burro, presenti anche nel latte, ma quelli idrogenati che invece si trovano nella margarina. In uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition[4], non si sono trovate prove avvaloranti il collegamento tra il consumo di latticini e il cancro al seno. Invece, è stato provato che la vitamina D, i CLA e il calcio, tutti contenuti nel burro, possono proteggere l’organismo contro questo tipo di cancro.

Fonte @assolatte.it

L’utilizzo di rimedi naturali, come quelli descritti, per problemi di salute di un certo peso, non può che essere un coadiuvante, magari per calmare i sintomi, e non deve escludere quindi il ricorso ai medicinali di sintesi! Prima di qualsivoglia cura fai da te ASCOLTATE SEMPRE IL VOSTRO MEDICO CURANTE. Leggi le avvertenze d’uso

Lo sapevate che …

Le zucchine sono la varietà estiva della zucca gialla e si consumano prima che abbia raggiunto la piena maturazione? COntengono più acqua delle zucche e quindi sono meno nutritive (solo 14 calorie ogni 100grammi), pur mantenendo una buona concentrazione di sostanze salutari. Ottime per chi vuole dimagrire e nei casi in cui occorra una dieta ricca di liquidi (stipsi, insufficienza renale).

Il nome designa una famiglia di piante da insalata, tutte accomunate dal gusto amarognolo. La varietà a foglie dentellate ha maggiori proprietà nutritive e numerose applicazioni curative: depurante e disintossicante, stimola l’appetito, l’attività del fegato e dell’apparato digerente ed è un efficaqce ipoglicemizzante che può coadiuvare la cura del diabete.

Ottima nella cura della cistite, doloroso disturbo della vescica, è adatta anche, essendo ricca di fibre, a chi soffre di stitichezza cronica.

L’infuso di cicoria, oltre ad avere effetto positivo sul fegato, è un lassativo naturale, adatto anche a bambini e lattanti.

Le proprietà antiifiammatorie e cicatrizzanti della pianta possono essere sfruttate anche nell’uso esterno per curare infiammazioni e lesioni della cute e delle mucose


Inappetenza, cattiva digestione: fate bollire 15 g di radice di cicoria in 1 litro d’acqua per 30 mn. Filtrate il tutto e bevetene il decotto (che ha anche proprietà depurative del sangue) lontano dai pasti.

Disturbi del fegato: Miscelate 30 g di radice di cicoria e 60 g di prezzemolo e lasciateli in infusione in 1 litro d’acqua bollente per 10 mn. Filtrate l’infuso e bevetene 1 tazza per 3 volte al giorno.

Cistite: Mescolate 30 g di radice di cicoria, 25 g di gramigna, 20 g di orzo mondo, 15 g di paretaria. Il decotto si prepara facendo bollire la miscela di erbe per circa 30 mn in 1 litro d’acqua e filtrando accuratamente il liquido ottenuto. Si consiglia di berne 4-5 tazzine al giorno, preferibilmente lontano dai pasti

Stitichezza cronica: Fate bollire 30 g di radice di cicoria ( o 10 g di foglie) in 1 litro d’acqua per 30 mn. Filtrate il decotto e bevetene 1 tazza dopo ogni pasto principale

Infiammazioni e lesioni cutanee: fate un cataplasma sulle parti infiammate o lese, applicandovi direttamente le foglie fresche di cicoria, ben lavate

Noce malizia e noce di San Martino PAT Campania

La noce “malizia” o “milizia” (in foto) è coltivata nel Napoletano e nell’Avellinese, soprattutto nelle zone del Vallo Lauro e dell’Acerrano Nolano. è un frutto di forma allungata, leggermente ellittica, dal guscio sottile, chiaro e poco rugoso; è di dimensioni medio grandi ed ha un gheriglio di colore biondo chiaro ed una polpa soda e chiara…

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Marrone Segnino PAT Lazio

L’introduzione nel territorio di Segni del Marrone Fiorentino su castagneti già esistenti, si fa risalire alla metà del XVI sec., quando in occasione del matrimonio di Mario Sforza e Fulvia Conti vennero introdotte piante di castagno prelevate dal territorio di Santa Fiora, sulle pendici dell’Amiata. Una leggenda, invece, attribuisce al pontefice segnino Vitaliano (657-672) l’introduzione…

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Lombardia
SALMERINO DEL TRENTINO IGP

Il Salmerino del Trentino è allevato in vasche alimentate con acque sorgive, pozzi e torrenti della zona di provenienza. Le vasche sono di cemento, vetro resina e poste a terra per la riossigenazione. L’ossigeno disciolto, in base a quanto previsto dal disciplinare, è di almeno 7mg/l e la temperatura interna di non più di 10°…

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